I giovani sono riusciti a liberarsi e ora…

In una delle rare uscite del nostro console generale, con un intervento letto durante la festa del frate cappuccino Atanasio, fece una specie di spot pubblicitario per le prossime elezioni del Comites.

Il suo invito era rivolto ai giovani perché, forse, convinto che se i giovani non entrano in una organizzazione così importante la si lascia in mano a dei vecchietti poco raccomandabili.

Buona intenzione ma poco pratica, perché per votare bisogna fare esplicita richiesta al consolato mentre è risaputo che i giovani sono restii a rivolgersi alle autorità per cose non essenziali, perdendo tempo per cosa di cui non hanno nessun interesse.

Il vecchietto invece che non ha nulla da fare tutto il giorno, potrebbe fare una bella gita in città, iscriversi o prendere il modulo e magari leggere la Fiamma posta in bella vista sul tavolo all’ingresso. No, Allora! non c’è, purtroppo perché viene rispedito al mittente, ma lo troverete a pian terreno nell’edicola dei giornali.

Sempre per informare meglio i giovani, il consolato ha inviato notizia di queste elezioni alle associazioni italiane, ma non a tutte, solo a quelle che hanno accolto l’invito a registrasi.

Molte associazioni, gloriose nel passato, ormai sono ridotte a pochi elementi, hanno ricevuto una email dal consolato. La stessa è stata ricevuta da svariate associazioni che praticamente appartengono allo stesso gruppo regionale, molto interessato ai giovani.

Purtroppo tutti quelli che non appartengono ad associazioni, pur essendo iscritti all’AIRE, non hanno ricevuto nessun annuncio. E, mentre le associazioni muoiono, sparendo nel nulla per mancanza di giovani, altri stanno già programmando il ripescaggio dei dimissionari… per fare una nuova vecchia lista fatta di giovani e vecchi tutti insieme appassionatamente.

Spedire email costa assolutamente zero; non avrebbe potuto il consolato inviare notizia a tutti quelli iscritti all’AIRE? Magari inserendo anche un modulo e le istruzioni come votare? Forse ci voleva il permesso del Ministero degli Esteri o sarebbe bastata l’approvazione dei nostri rappresentanti parlamentari?

A meno che qualcuno non escogiti un sistema di stanare i giovani offrendo loro un buono per acquistare beni di prima necessità in cambio dell’email, far registrare i giovani potrebbe essere un problema.

Si potrebbe creare un database da poter usufruire per mandare messaggi promozionali ed elettorali in futuro… o per tenerli aggiornati su cose interessanti, come BBQ, feste, processioni e gli orari delle sante messe.

Concordo comunque che è imperativo far votare i giovani altrimenti si rischia di eleggere sempre i soliti quattro vecchi, quelli che non si fanno mettere sotto i piedi dell’autorità, quelli che hanno il coraggio di protestare quando vengono offesi pubblicamente da funzionari di passaggio.

L’idea del funzionario di avere giovani che facciano parte del Comites è comunque geniale, anche se non fosse possibile avere tutti i 12 elementi tra i gli eletti, almeno sarebbe un passo in avanti verso la continuazione della nostra comunità.

La mia sola preoccupazione è che questi giovani siano spinti da interessi o da persone che di giovane non hanno nulla, ma che vengano usati per combattere le loro battaglie. Un po’ come succede nella vita reale di tutti i giorni, per intenderci. Questo sarebbe veramente toccare il fondo perché non dimentichiamoci che questi sono i giovani che se ne sono andati dall’Italia per sfuggire a questo sistema, a questo modo di operare.

Sono stati coraggiosi, sono riusciti a liberarsi dal vecchiume emigrando, non vorrei che adesso allettati da promesse o illusioni, entrino a far parte dello stesso mondo che hanno lasciato.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*