Antonio Catalano, siciliano DOC, giunge in Australia con sua moglie nel 1968 dopo il terremoto del Belice. La sua vita è costellata di eventi straordinari. Fin da giovane, inizia a lavorare nell’azienda zootecnica di suo padre.
Nonostante abbia vissuto momenti memorabili, come il legame con la natura in tutte le sue manifestazioni, il reciproco sostegno tra i colleghi, la nascita delle pecore, la produzione di formaggi e le feste paesane, Antonio matura l’idea di emigrare a seguito di una grande crisi economica che affliggeva il settore agrotecnico degli anni ’60.
Arrivato a Sydney, trova lavoro come cementista. Anche se il lavoro è duro, è gratificante e gli permette di mantenere dignitosamente la sua famiglia, di far studiare i figli e di acquistare una casa molto confortevole. Giunto all’età pensionabile, si ritira dal lavoro e decide di dedicare il suo tempo libero alla creazione di oggetti per adornare il suo giardino, utilizzando cemento e ferro, materiali con cui è molto familiare per via della sua esperienza lavorativa. Dopo una vacanza a Venezia, realizza la miniatura del “Ponte di Rialto”. Dopo una vacanza in Sicilia, crea il tempio greco di “Segesta”, dedicato ad Afrodite Urania.
Dalla vacanza in Toscana, crea il castello di “Vincigliata” a Firenze. In ricordo del mare di Sicilia, realizza un veliero, e così via. Ogni oggetto porta con sé un ricordo della sua vita. Tutte le sue creazioni vengono magnificamente inserite nel giardino di casa, accanto a splendide piante e meravigliosi bonsai, selezionati con pazienza e cura. Al centro del giardino ci sono piccole fontane e vari animali che creano un ambiente che dona ai visitatori una sensazione piacevole di serenità.
Con le sue piccole opere, Antonio Catalano è riuscito a infondere la magia della meraviglia e il calore domestico, utilizzando materiali sterili e freddi come il cemento e il ferro, suscitando emozioni di profondo stupore.
Alla domanda sul perché abbia scelto di riprodurre opere architettoniche così complesse, ha risposto: “Per sentirmi siciliano ho creato il tempio greco di Segesta, per sentirmi italiano ho realizzato il Ponte di Rialto e il castello di Firenze, e per sentirmi australiano ho abbellito il giardino della mia casa, perché io mi sento e sono, Siciliano, Italiano e Australiano. Viva la Sicilia, Viva l’Italia, Viva l’Australia.”
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