La cornata del Minotauro

Arianna era una delle prime sarte della storia. Un giorno nell’isola in cui abitava arrivò Teseo, un bel ragazzo… ma non molto sveglio, imbarcato dal padre a viva forza su un traghetto poiché sperava che in quell’isola, Creta, piena di Cretini, suo figlio sarebbe riuscito a trovare un posto di lavoro. 

Quando una tal ragazza vide un così bell’esemplare di straniero, subito cercò d’attaccare bottone e subito prese il filo (da quel momento il filo d’Arianna divenne famoso) e l’ago un po’ più difficile da procurare perché la madre li nascondeva tutti nel pagliaio. 

Naturalmente, essendo esperta di cucito, Arianna ci riuscì e attaccò bottone. Il giovane Teseo s’innamorò subito di lei e diventò, come succedeva in quell’epoca e mai più nella storia dell’umanità, lo scendiletto di Arianna, pronto ad esaudire ogni suo desiderio. 

La ragazza gli procurò un permesso di soggiorno, ma anche di cucina, corridoio, salone, servizi, in buone condizioni e iniziò a comandarlo a bacchetta: – Teseo, m’è finito lo smalto. – Teseo, mi gratti la schiena? – Teseo, caro, ho voglia di mozzarella di bufala. – Teseo, caro, m’è finito il credito nel cellulare. – Teseo, caro, … e mille altre richieste che egli esaudiva senza mai ribellarsi. Si sa, a lungo andare, le donne si stancano di un uomo che dice sempre “sì, subito” ed un giorno Arianna decise di liberarsi di lui. Approfittando dell’ignoranza e della buona fede del malcapitato, gli disse: – Teseo, caro, indossa quel bel vestito rosso che ti dona tanto e vammi a comprare la pietra filosofale. – Sì, subito. 

Ma Teseo non conosceva l’ubicazione del negozio ed ella, gentilmente, glielo indicò: – Allora… Teseo caro, arrivi all’angolo della strada dove c’è quel portone enorme; l’attraversi, poi prendi la prima strada a destra, la terza a sinistra, la seconda a sinistra, la quarta a destra, la seconda a destra, la prima a sinistra, la settima a destra, la prima a destra, la sesta a sinistra, la seconda a destra, la quinta a sinistra, la quarta a destra e poi chiedi: è proprio lì vicino, lo conoscono tutti. 

Il giovane, ignaro di quanto stesse per accadergli, le rivolse un sorriso radioso ed uscì di casa. Per strada non faceva altro che ripetere le istruzioni ad alta voce, suscitando l’ilarità di tutti i Cretini che incontrava: – 1 destra, 3 sinistra, 2 sinistra, 4 destra, 2 destra, 1 sinistra, 7 destra, 1 destra, 6 sinistra, 2 destra, 5 sinistra, 4 destra e poi chiedo, lo conoscono tutti… 

Finalmente arrivò al portone, entrò e prese la prima a sinistra… ma, purtroppo per lui, la prima era a destra e quindi si perse e vagò l’intera giornata fino a che, all’improvviso, gli si para innanzi un minotauro che, comunque, era certo piccolo come dice il nome ma pur sempre portava a spasso i suoi 150 chili. Sappiamo che era vestito di rosso e al toro, chissà come mai, nessuno portava mai niente da mangiare… Fu un attimo: Teseo si voltò, il toro caricò e, tanto per gradire, gli diede una bella cornata nel posto che, per decenza, non vi posso dire. 

Teseo si rialzò e fuggì tanto velocemente che pareva aver le ali ai piedi (infatti Hermes pensò: ma che fa questo mortale? ha truccato il motore, maggiorato i cilindri, abbassata la testata? Ma questa è un’altra storia) e riuscì a seminarlo. Ma dopo un anno, forse per mancanza d’acqua, il raccolto non diede alcun frutto, nemmeno un piccolo cervo. Dopo una settimana trascorsa a vagare in quel dedalo, riuscì fortunosamente a ritrovare l’uscita. 

Voi che avreste fatto? Sareste corsi subito dalla bella Arianna a farvi rifocillare e curare? Teseo non era un tipo acuto, questo è vero, ma quel poco di intelligenza che aveva l’indusse a prendere la direzione opposta a quella dell’abitazione di Arianna. Incontrò un giovane del luogo che, come lo vide in quello stato, lo soccorse, lo sorresse e lo portò nella sua casa curandolo con molto affetto.

E fu così che Teseo, appena guarito, decise per riconoscenza verso quell’anima gentile, per l’esperienza vissuta con Arianna e anche un po’ per la cornata ricevuta, che era meglio vivere con un maschio. 

Andò in Comune, fece le pubblicazioni e dopo 15 giorni, diventò un Cretino a tutti gli effetti sposando quello che fu, infine, l’unico vero amore della sua vita. Fine. PS – Io, i medici, gli infermieri e tutti gli ospiti della casa di cura, rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Minotauro Latticini per il gentile omaggio della mozzarella di bufala di cui ci hanno voluto omaggiare.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*