La moglie in vacanza… l’amante in città

Un simpatico film del 1980 racconta le pazzie di Giulia, amante di Andrea, un ricco industriale, sposato con Valeria, a sua volta attratta dal sedicente conte Giovanni. Durante una vacanza a Courmayeur, la scaltra amante farà in modo di far scoprire al suo amato l’adulterio della moglie, evitando così un costoso divorzio.

Erano gli anno ‘80. Pfizer non aveva ancora inventato le ‘pillole blu’ per gli impotenti, eppure chissà se anche oggi, nell’immaginario collettivo, nella nostra collettività ci siano ancora storie di questo tipo. Possibilmente, qualche insoddisfatto della vita matrimoniale si dà alla pazzia in tarda età, convinto che con i soldi, il prestigio e la fama si possa comprare tutto… anche la patatina.

Nelle relazioni con gli imitatori di Berlusconi, la maggior parte delle volte più che di una relazione stabile e fondata sui sentimenti si tratta di una semplice infatuazione, proprio come nel film del 1980 e possibilmente addirittura di una relazione platonica, o fatta di mezzi sorrisini, uno sguardo mozzafiato e una carezzuccia indiscreta. L’anziano magnate, dopotutto, sa solo che la ragazza “merita” – ma cosa meriti rimane un mistero, rinchiuso in una mente offuscata dall’oblio e dall’incredulità. Nel frattempo, però, bisogna fare fuori tutti, in primo luogo chi inaspettatamente rende l’amante meno realizzata.

Certo che avere l’amante rende importanti. Alcuni tratti particolari di personaggi storici passano proprio attraverso l’aver avuto una o più relazioni extra-coniugali. Il Duce aveva la sua Claretta; JFK la sua Marilyn Monroe; Luigi XV aveva Madame de Pompadour ed Enrico VIII… Anna Bolena, tra le tante! Senz’altro qualcuno si starà chiedendo: Perché di questo articolo? Si dice il peccato ma non il peccatore!

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