L’eredità di Antonio Dattilo Rubbo in mostra alla Manly Art Gallery

di Marco Testa

Lo scorso 19 settembre, la Manly Art Gallery & Museum e il Consolato Generale d’Italia a Sydney hanno inaugurato le esposizioni primaverili con un evento che ha riunito istituzioni, artisti, studiosi e familiari discendenti di Antonio Dattilo-Rubbo, il pittore napoletano che a cavallo tra XIX e XX secolo seppe lasciare un’impronta indelebile nell’arte australiana.

Ad aprire la serata è stata Josephine Bennett, direttrice della galleria, che ha illustrato il filo rosso delle due mostre, Maestri: Influences from Italy to Australia e Beyond the Box. “A prima vista le esposizioni sembrano distanti”, ha spiegato, “ma entrambe testimoniano le connessioni profonde tra idee, culture e generazioni. Maestri racconta il viaggio di Antonio Dattilo-Rubbo da Napoli a Sydney, mentre Beyond the Box ci invita a riscoprire la creatività di un materiale umile come il cartone”.

La parola è poi passata alla consigliera comunale Joeline Hackman, che ha portato i saluti del Northern Beaches Council e ha accolto ospiti d’onore, tra cui il Console Generale d’Italia a Sydney, Gianluca Rubagotti, rappresentanti di Intesa Sanpaolo, studiosi della National Art School e membri della comunità artistica. “Questa mostra celebra l’eredità di Dattilo-Rubbo, capace di intrecciare il meglio della tradizione pittorica napoletana con la vitalità australiana. È un segno concreto dei legami culturali che uniscono Italia e Australia”, ha dichiarato Hagman.

La collaborazione internazionale è stata infatti decisiva: per la prima volta sono giunti in Australia prestiti da Gallerie d’Italia e Intesa Sanpaolo. Opere di artisti come Filippo Palizzi, Vincenzo Migliaro, Gaetano Esposito e Francesco Paolo Michetti dialogano così con quelle di Dattilo-Rubbo, restituendo un affresco unico della pittura tra Ottocento e Novecento.

Il Console Generale Rubagotti, ha sottolineato il valore storico e simbolico dell’iniziativa: “Con questa mostra vogliamo riportare alla luce tesori spesso poco conosciuti. Dattilo-Rubbo è stato un ponte culturale tra Italia e Australia, e il suo ruolo merita di essere pienamente riconosciuto”. Ha poi ricordato come l’artista avesse partecipato già nel 1952 alla Triennale del Lavoro Italiano a Napoli, occasione in cui la sua scuola venne definita “un vivaio di giovani energie nel nuovo continente”.

Momento particolarmente emozionante è stato l’intervento di Anna Rubo, nipote del maestro, che ha parlato a nome della famiglia, presente insieme ai fratelli Mark e Michael. Nel suo ricordo Dattilo-Rubbo non fu solo un pittore e insegnante, ma anche un uomo appassionato, a volte burbero e combattivo, sempre fedele all’arte come verità per la società. “Aprì nuove strade per i suoi studenti”, ha raccontato, “incoraggiandoli a trovare una voce personale. Pur essendo lontano dall’Italia, non smise mai di amarla profondamente”. Anna ha condiviso aneddoti privati, dall’energia vibrante delle sue lezioni alle abitudini familiari, offrendo al pubblico un ritratto intimo e vivido del “Nonno-maestro”.

Accanto alla retrospettiva storica, la mostra Beyond the Box ha portato l’attenzione sul presente e sul futuro dell’arte sostenibile. Curata da Ben Rak, raccoglie i lavori di sei artisti, tra cui Gabrielle Bates, Patricia Biondi e David Manley, che hanno trasformato il cartone in linguaggio artistico. La scrittrice e critica Penny Craswell, invitata a inaugurare l’esposizione, ha sottolineato la forza poetica del materiale: “Il cartone, così comune da passare inosservato, diventa protagonista. Queste opere ci spingono a riflettere su consumo, sostenibilità e valore dell’arte”.

L’evento si è concluso con i ringraziamenti della direttrice Bennett agli enti sostenitori, tra cui la Fondazione Anita e Luca Belgiorno-Nettis, e con l’invito a partecipare ai programmi pubblici legate alla mostra.

Tra questi, una visita guidata speciale condotta da due protagonisti del progetto: Federica De Rosa e Luigi Barletta.

La professoressa De Rosa, docente di Storia dell’Arte e responsabile del Patrimonio Culturale presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, offrirà al pubblico una lettura critica delle opere in esposizione, approfondendo anche i temi affrontati nel suo saggio incluso nel catalogo ufficiale.

Il professor Barletta, invece, presenterà un cortometraggio da lui diretto che ripercorre la formazione di Antonio Dattilo-Rubbo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il film indaga l’influenza esercitata su di lui dai maestri Domenico Morelli, Filippo Palizzi e Stanislao Lista, restituendo il contesto culturale della Napoli ottocentesca e mostrando come quelle idee abbiano plasmato la vita di Dattilo-Rubbo come artista, insegnante e promotore dell’arte australiana.