Pur con le difficoltà e i limiti imposti dalla pandemia e dalle persistenti difficoltà economiche dovute a un periodo non certo felice per le associazioni che lavorano in emigrazione, l’USEF tenendo fede alle regole statutarie che la guidano, ha celebrato il suo XIV congresso generale dell’Unione Siciliana Emigrati e Famiglie (USEF).
Celebrato in modalità mista nella sala delle conferenze della Regione Siciliana, questo XIV congresso è stato un appuntamento per rilanciare e rafforzare l’USEF, per gettare le basi dell’USEF di domani, capace di affrontare le nuove e le vecchie problematiche che si presentano in questo articolato mondo dell’emigrazione. Nella sua relazione, il segretario generale Salvatore Augello è stato molto critico con quelle forze politiche che hanno aperto la crisi di governo, in un momento di grande difficoltà, guardando alla possibilità di lucrare qualche voto in più, dimenticandosi di essere in parlamento per tutelare i diritti del popolo italiano.
Altrettanto critico è stato nei confronti della politica siciliana e di quanti si sono messi di traverso impedendo ancora una volta la nomina e l’insediamento della consulta regionale dell’emigrazione, non gradita ad un centro destra ottuso che si ostina a non capire qual è l’unica e la giusta via da seguire prevista dalla legge in vigore. L’unico obiettivo che si pone con estrema cecità questa destra che strumentalizza l’emigrazione è quella di avere una consulta a sua immagine, somiglianza ed uso, magari tagliando fuori quelle associazioni storiche che hanno fatto della difesa degli emigrati il loro punto di riferimento da oltre mezzo secolo.
Una posizione che alimenta un inutile quanto dannoso dualismo che a nostro avviso non ha alcun motivo di esistere, se si considera che al loro settarismo, le associazioni storiche hanno sempre risposto con la loro disponibilità e con l’impegno ad apportare le necessarie modifiche ad una legge ormai superata dai tempi, rendendola aderente sia alle nuove problematiche insorte, sia alla costellazione associativa che nel frattempo ha modificato il mondo dell’associazionismo.
Una disponibilità fino ad ora ignorata ed incompresa, alla quale non si permette di fare i passi voluti dalla legge per aggiornare legislativamente tutta la materia. Soddisfazione è stata espressa dal relatore, per la crescita dell’associazione che ha messo la sua presenza organizzata in nuove località come la Svizzera, la Francia, l’America Latina, la stessa Sicilia, dove è ripartita l’USEF provinciale di Palermo sotto la segreteria dell’On. Pino Apprendi. Un congresso, che ha improntato la relazione ad una profonda analisi sui motivi che danno impulso alla nuova emigrazione, per molti aspetti diversa dalla prima, più istruita più desiderosa di affrancarsi da un sistema che li vorrebbe precari a vita e che non riconosce la preparazione dei giovani.
Una politica incapace di favorire il proprio capitale umano e culturale, dopo avere speso fior di milioni per formarlo per poi non raccoglierne i frutti, mettendo anche una pesante ipoteca sul futuro della stessa società. Il congresso si è anche posto il problema di aggiornare l’associazione, puntando su un rinnovamento e su un necessario quanto giusto equilibrio fatto dalla presenza delle donne e dei giovani.
Un difficile obiettivo considerato che l’associazionismo soffre di una crisi dovuta certo ai tempi, ma ancora più a quelle istituzioni che continuano ad ignorarlo e/o a sottovalutarlo. Sugli stessi argomenti si sono espressi nei vari interventi i partecipanti, che hanno in qualche modo sottolineato l’ambiente dove sono chiamati ad operare, che presenta certo difficoltà, ma che fornisce anche parecchi spunti su cui riflettere ed aggiornare l’analisi sul fenomeno migratorio e sulle condizioni interne ai singoli stati, dove operano leggi e regolamenti diversi.
Interventi sono stati fatti da dirigenti dell’America Latina e dell’Europa, che hanno potuto sottolineare limiti e preziosi contributi per un nuovo assetto dell’associazione e per una maggiore conoscenza della vasta problematica. Il presidente Angelo Lauricella, nelle sue conclusioni, ha richiamato quanto detto nella relazione e nei vari interventi, parlando di una associazione vitale che ha tutte le carte in regola per potere guardare con ottimismo al futuro.
Condivide quanto detto sul rinnovamento dell’associazione e sulla nuova scelta ben presente nella relazione di rivolgere l’attenzione agli enti locali, non solo per riallacciare e/o potenziare nuovi legami con le rispettive comunità residenti all’estero, ma anche per percorrere una strada che consenta un potenziamento dell’USEF in Sicilia, cercando di colmare il divario attualmente esistente in una associazione che è forte e diffusa all’estero e che ha la necessità di rafforzare la propria presenza in patria.
Di grande incoraggiamento ad andare avanti sono stati i contributi scritti dei quattro parlamentari eletti all’estero di origine siciliana, che hanno così voluto rafforzare il loro legame con l’associazione e con le comunità emigrate. Contributi scritti sono infatti arrivati dai Senatori Francesco Giacobbe e Fabio Porta, nonché dalle deputate Francesca La Marca ed Angela Schirò, tutti e quattro fortemente legati alle proprie origini siciliane. Gradito è stato il messaggio fattoci arrivare dal responsabile del PD Mondo On. Luciano Vecchi, nel quale sottolinea anche il lavoro e l’impegno dell’USEF nel portare avanti le tematiche dell’emigrazione.
Presente a rappresentare la FILEF ed il FAIM, il coordinatore Pietro Lunetto, collegatosi dal Belgio, che intervenendo ha dato un prezioso contributo al dibattito congressuale. Nella seconda parte del congresso, dedicata al rinnovamento degli organismi, hanno preso corpo tutte le novità che hanno animato il congresso. Sulla scia di quanto detto, quindi, senza appesantire il Consiglio Generale, che passa da 43 a 49 elementi, è stato possibile dare inizio e corpo alle affermazioni ed alle sollecitazioni che sono venute dal congresso. Il nuovo organismo, infatti, vede 22 nuove immissioni che rappresentano il 45% del Consiglio dove sono presenti anche 13 donne (26%).
Inoltre, su 49, 30 sono residenti all’estero e 19 in Sicilia. Stesso principio di rinnovamento è stato seguito nel rinnovare sia l’Ufficio di Presidenza che la segreteria generale ai cui vertici sono stati eletti rispettivamente il Sen. Angelo Lauricella e Salvatore Augello, introducendo il giusto equilibrio sia di genere, che di presenze dall’estero. Obiettivi e nuovi impegni per l’immediato futuro ed a lungo termine sono stati affidati alla direzione che ha avuto dal congresso il mandato di redigere il documento finale del congresso. (Salvatore Augello)
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