Perth ha celebrato un incontro d’eccellenza tra lingua, musica e tradizione durante la Settimana della Musica Italiana. Il prestigioso Conservatorio Vecchi–Tonelli di Modena, guidato dal direttore Giuseppe Fausto Modugno, ha fatto tappa in Australia Occidentale con una visita alla West Australian Opera, accolto nella storica cornice dell’His Majesty’s Theatre durante la produzione di Madama Butterfly.
L’iniziativa, sostenuta dal Consolato d’Italia a Perth, ha arricchito la messa in scena con un elemento distintivo: sessioni di coaching linguistico in italiano rivolte ai cantanti, per affinare la pronuncia e restituire al pubblico l’autenticità del Belcanto. Un intervento mirato che ha permesso di rafforzare la resa interpretativa e onorare la tradizione lirica italiana, pilastro della cultura musicale mondiale.
Tra i protagonisti di questo percorso formativo, i Wesfarmers Arts Young Artists Kohsei Gilkes e Ruth Burke, immortalati sul palcoscenico dell’His Majesty’s Theatre. Grazie al lavoro del team consolare, hanno potuto perfezionare la loro padronanza del testo cantato, trasformando ogni parola in un ponte tra partitura e sentimento.
Il Console d’Italia a Perth, presente alla rappresentazione, ha espresso grande soddisfazione per la sinergia tra le istituzioni coinvolte. Insieme alla delegazione del Conservatorio, ha incontrato Carolyn Chard, direttrice esecutiva della West Australian Opera, ribadendo l’importanza di consolidare i legami culturali e musicali tra Italia e Australia Occidentale.
L’evento ha mostrato come la lingua italiana non sia solo strumento di comunicazione, ma parte integrante dell’arte lirica: ogni vocale, ogni consonante, ogni inflessione contribuiscono a dare vita ai personaggi e a rendere universali le emozioni narrate. Questa collaborazione tra il Conservatorio Vecchi–Tonelli, la West Australian Opera e il Consolato rappresenta un modello di scambio culturale virtuoso, capace di valorizzare il patrimonio italiano e di portarlo, con rinnovata freschezza, sui palcoscenici internazionali.
