Per decenni abbiamo raccontato – con un pizzico di nostalgia e parecchia fantasia – la leggenda dell’unica radio italiana che teneva unita tutta la comunità. Bastava accenderla e, magicamente, si sintonizzavano nonni, nipoti, zii e perfino quei cugini lontani che si materializzano solo a Natale.
Oggi quel mito è crollato come un panettone scaduto: tre stazioni, con il prossimo lancio di Radio Maria in lingua italiana, ricca di trasmissioni che piacciono agli stessi ascoltatori di una stazione radio finora da monopolio. Altro che voce unitaria: ormai la vera impresa non è ascoltare la radio, ma capire quale radio ascolta chi. La comunità resta viva, certo, ma un po’ più rumorosa… e decisamente più sintonizzata su sé stessa e meno sugli interessi.
