Nonostante qualche “problemino” non è tardi per scegliere un buon Comites

Un costruttore che edifica una casa, un ponte, un palazzo, cerca di costruirlo bene, per farlo durare nel tempo. Tirare su una struttura in fretta, senza progetto, usando i materiali che trovi e pretendere che essa sia una costruzione duratura, significa imbrogliare solo te stesso.

Più o meno come costruire un Com.It.Es. che dovrebbe rappresentare la comunità italiana.

Se metti assieme un’accozzaglia d’individui senza pensarci, accettando le prime persone che si fanno avanti, magari i più ambiziosi, i più opportunisti, o i più speculatori, come puoi pretendere che un’istituzione come il Com.It.Es. rappresenti la comunità? Ognuno rappresenta se stesso e sarà eternamente in contrasto con gli altri membri che rappresentano se stessi.

Forse era meglio quando i consiglieri erano scelti dalle Autorità, dando atto a qualche favoritismo, ma almeno veniva scelta una categoria con un minimo di preparazione comunitaria.

Ma siamo in democrazia, chi prende più “like” vince, indipendentemente che sia un professore o una influencer di nuova generazione.

Mettiamo in piedi il palazzo, e da subito comincerà a traballare, come sempre, con i contendenti, pardon consiglieri, che si azzufferanno su tutto. Per far funzionare un Com.It.Es. ci vuole dedizione e duro lavoro.

A volte, far capire alle Autorità del momento i nostri problemi e le nostre preoccupazioni non è semplice. Molto spesso viviamo in due mondi separati e far capire i nostri problemi a chi problemi non ha, non sempre è cosa facile.

Bisognerebbe, fin dall’inizio, valutare le persone che vengono presentate all’elettore.

Di solito il copione è sempre lo stesso: appartieni direttamente o indirettamente ad un Patronato o Ente Gestore e hai buone probabilità di prendere voti.

Controllate i Com.It.Es. passati e vedrete che, nonostante i conflitti d’interesse di cui parla il regolamento, gli eletti fanno parte di Patronati, Enti Gestori o Associazioni caritatevoli che riescono a far confluire i voti nella loro direzione.

Con queste votazioni, inizia una nuova gestione e valutare le persone che vogliono farne parte, controllare le persone che sono state iscritte, soppesare se hanno i requisiti o se possono fare parte di questo gruppo, esige grande responsabilità.

È inutile avere dei rappresentanti di Patronati o di Enti gestori o gente che percepisce direttamente o indirettamente stipendi dal governo italiano, avranno sempre e solo un interesse legato al loro Patronato, al loro Ente.

Ovviamente, la persona che ha una simile posizione, ha molte più probabilità di essere eletto perché nel suo Ente o nel suo Patronato ci sono molti iscritti che ciecamente votano per la persona proposta.

Con i voti degli assistiti, basta la semplice domanda:
“Per chi voti?” “Non lo so”
“Vabbè vota per me”

In tal modo, una volta ovviamente eletto, il soggetto parlerà sempre nell’interesse del suo Patronato o del suo Ente, non certo di un altro.

Molto probabilmente, l’eletto userà il Com.It.Es. per avere ulteriori aiuti finanziari dal governo, magari a scapito di altri Enti o di altri Patronati che ne avrebbero maggiore bisogno ma, soprattutto, dimenticando i bisogni della Comunità, ruolo per cui loro dovrebbero essere eletti in quella posizione.

Quindi bisogna assicurarsi che le persone scelte per mandare avanti la “baracca” siano le persone che più degnamente rispecchiano la Comunità.

A questo punto le liste sono state depositate e, a quanto pare, accettate, nonostante molti “problemini” qua e là.
Ma non venite a raccontarmi che in passato erano tutte rose e fiori.

Da quando ricordo, l’incompatibilità all’interno dei Com. It.Es. è stata sempre all’ordine del giorno. Abbiamo avuto presidenti forti che sono riusciti a tenere a bada le altre fazioni, altri un po’ meno. Tutti, comunque, meritevoli in situazioni non facili.

Ora, come già scritto, le liste sono fatte e l’unica responsabilità ricade sugli elettori che hanno la facoltà di scegliere.

Cari elettori, pertanto mi rivolgo a Voi, impiegate qualche minuto per leggere le liste e considerare i relativi programmi.

Non fatevi illudere da promesse che, sia voi che loro, già sapete benissimo non saranno mai mantenute.

Tenetevi alla larga da gestori di Patronati, Enti e Partiti Politici. La sovranità spetta al popolo… recita una parte del primo articolo della Costituzione Italiana, perciò almeno per una volta, voi, quel popolo della Costituzione, scegliete la persona che credete più utile per la Comunità e non per le autorità o altri personaggi con egoismo talmente grande da equiparare solo allo stipendio che percepiscono.

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