A Sydney, un tuffo nella Sicilia di Tomasi di Lampedusa tra sapori, eleganza e diplomazia culturale
Sydney ha vissuto una notte di pura magia italiana con Il Gattopardo Gala Night, evento inaugurale della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
Nella cornice raffinata di una sala in stile tardo Ottocento, costumi d’epoca, luci soffuse e scenografie ricercate hanno riportato gli ospiti nella Sicilia raccontata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Un omaggio elegante a un capolavoro che continua a parlare al mondo con la celebre riflessione: «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi».
Organizzata dall’Ambasciata d’Italia in Australia insieme all’Italian Trade Agency, la sera
ta ha riunito istituzioni, imprenditori, comunità italiana e operatori del settore agroalimentare, trasformando il gala in un vero palcoscenico di diplomazia culturale.
Lo chef Luigi De Luca ha firmato un menu ispirato ai sapori del romanzo, rielaborandoli con maestria “in chiave contemporanea”, guidato dal motto: «Tradition is innovation slowed down».
Determinante il lavoro di Simona Bernardini, responsabile ITA Sydney, che ha coordinato ogni dettaglio dell’evento.
Applauditissimo l’intervento istituzionale di Ciro Carroccio dell’Ambasciata d’Italia a Canberra, che ha ricordato il valore della cucina come strumento narrativo dell’Italia contemporanea e ponte con la vasta comunità italo-australiana.
fine Ottocento ha ospitato costumi d’epoca nell’ambito de, “Il Gattopardo Gala Night”, la Serata di Gala del Gattopardo, evento ufficiale della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Organizzata dall’Ambasciata d’Italia in Australia in collaborazione con ITA – Italian Trade Agency, la serata ha riunito istituzioni, rappresentanti della comunità italiana, imprenditori, stampa e operatori dell’agroalimentare per celebrare la cultura mediterranea e la grande tradizione culinaria siciliana.
L’atmosfera, curata in ogni dettaglio, ha voluto rendere omaggio al capolavoro letterario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, un romanzo che ha segnato in modo indelebile l’immaginario culturale italiano. Pubblicato postumo nel 1958, il romanzo racconta la decadenza dell’aristocrazia siciliana durante il Risorgimento attraverso gli occhi del principe Fabrizio Salina, personaggio iconico della narrativa italiana. Il Gattopardo è un’opera che coniuga introspezione, ironia e memoria storica, offrendo un ritratto indimenticabile della Sicilia di metà Ottocento. Con la celebre frase «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi», Tomasi di Lampedusa ha consegnato al mondo una riflessione universale sulla trasformazione sociale e sulla complessità umana.
La serata ha evocato queste atmosfere aristocratiche con una raffinata interpretazione estetica. Il pubblico è stato invitato a immergersi nella Sicilia ottocentesca attraverso luci soffuse, costumi ricercati e una narrazione scenica che ha fatto da filo conduttore di tutto l’evento. Anche la cucina tematica, ispirata ai capitoli più emblematici del romanzo, è stata protagonista assoluta. Lo chef Luigi De Luca ha firmato un menu ispirato ai sapori storici del racconto, rielaborati con maestria in chiave contemporanea. «Tradition is innovation slowed down – la tradizione è innovazione rallentata» è stata la frase guida che ha accompagnato il suo percorso creativo. Lo chef ha inoltre condiviso un pensiero particolarmente apprezzato: «La passione che mi porta alla cucina è quella di non cambiare gli atti e non modificare nulla. Noi stasera abbiamo cucinato per amore.»
Un ruolo fondamentale nel successo organizzativo lo ha svolto Simona Bernardini, responsabile ITA Sydney, che con il suo staff ha coordinato con precisione ogni fase della serata: dalla costruzione del concept visivo alla selezione dei partner, dalla regia del cerimoniale alla gestione logistica. Numerosi ospiti hanno elogiato la sua professionalità e la sensibilità con cui ha saputo valorizzare il Made in Italy nel contesto australiano.
Uno dei momenti istituzionali più significativi è stato l’intervento di Ciro Carroccio, rappresentante dell’Ambasciata d’Italia a Canberra, che ha portato i saluti dell’Ambasciata e ha sottolineato il ruolo strategico della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo come strumento di diplomazia culturale. Carroccio ha evidenziato come la cucina, in particolare quella regionale, sia uno dei veicoli più potenti per raccontare l’Italia contemporanea: un Paese che continua a rinnovare le proprie eccellenze senza perdere il legame con la tradizione. Nel suo discorso, ha ricordato l’importanza del dialogo tra le istituzioni italiane e la vasta comunità italo-australiana, definendo eventi come questo “un ponte vivente tra memoria, identità e futuro condiviso”. Ha infine ringraziato ITA, gli organizzatori e i partner culturali, sottolineando il valore della sinergia che permette all’Italia di presentarsi nel mondo con autorevolezza e autenticità.
Il percorso sensoriale della serata è stato arricchito da un allestimento dedicato alla ceramica siciliana. Esposte opere di Santo Stefano di Camastra, realizzate dalle Ceramiche Grey di Giovanni Testa e Maria Grazia Storniolo, insieme a una selezione proveniente da Caltagirone, simbolo delle radici artistiche dell’isola. Un omaggio a una tradizione millenaria che unisce acqua, terra e fuoco in creazioni riconosciute in tutto il mondo.
La musica tradizionale ha aggiunto un ulteriore livello emotivo alla serata grazie all’esibizione dello “Scaccia Pensieri”, l’iconico strumento popolare siciliano, eseguito da Giovanni Testa e accompagnato da un trio d’archi. Un momento evocativo che ha trasportato il pubblico nell’anima più profonda dell’isola.
Il successo della serata ha confermato l’efficacia della collaborazione tra istituzioni, enti culturali e imprese private nel valorizzare il patrimonio italiano. La combinazione di talento, professionalità e passione ha reso il gala un momento di celebrazione della Sicilia, della sua storia e della sua capacità di attrarre, emozionare e affascinare un pubblico internazionale.
In nome del Gattopardo, Sydney ha vissuto una notte in cui la Sicilia si è raccontata attraverso il cibo, l’arte, la musica, l’artigianato e l’eleganza dei costumi d’epoca. La serata ha unito storia e futuro, memoria e innovazione, confermando come la cultura italiana, se raccontata con cura e passione, possa diventare un linguaggio universale, capace di emozionare e connettere persone e comunità oltre confine.
La decima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Sydney ha offerto un vero viaggio sensoriale tra colori, aromi e storie della Sicilia, celebrando eccellenza gastronomica, cultura, creatività e relazioni internazionali.
Un ponte concreto – culturale, commerciale ed emotivo – tra Italia e Australia, che ha lasciato un ricordo indelebile negli ospiti e ha rafforzato l’immagine del Made in Italy nel mondo
Nel corso dei saluti finali è stata ribadita l’importanza della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo come occasione per promuovere eccellenze agroalimentari, turismo culturale, artigianato artistico e visione economica.
Tradizione, creatività e qualità si sono intrecciate in un evento che ha saputo trasformarsi in un vero e proprio racconto culturale.
La serata si è conclusa in un clima di entusiasmo, tra applausi e ringraziamenti. In nome del Gattopardo, Sydney ha celebrato la Sicilia con una notte che ha unito storia e futuro, arte e sapori, memoria e innovazione: un raccordo culturale e umano tra Italia e Australia.
