Non capisco proprio la politica nei Com.It.Es. Comunque, riesco a capire i miei collaboratori quando mescolano la politica in tutte le sfaccettature della giornata. Ciò che di loro non capisco, invece, è quando definiscono una lista di “sinistra” e un’altra di “destra”. Ragazzi, ma vogliamo scherzare?
Gli eletti sono di sinistra? Non accetto offese simili. Si forma una lista più o meno per cercare di vincere, promettendo cose che, si sa benissimo, non potranno essere mantenute, per far felice qualcuno, oppure per dare alla tua carriera la possibilità di ripartire, visto che la volta precedente non sei stato il massimo.
In una lista c’erano i nomi dei dimissionari che hanno votato contro gli aiuti al presente settimanale e, per questa “sola” ragione, ho preferito l’altra lista che, al suo interno, comprendeva persone che hanno votato a favore e che hanno capito l’importanza di una voce “diversa” dalla solita campagna mediatica a senso unico. È un po’ di tempo che girano pettegolezzi a riguardo dei presunti proprietari di questo giornale. Non ho nulla in contrario a pubblicare commenti e accuse se fondate, contro chiunque, anche contro coloro che dovrebbero essere i “padroni”, così definiti dall’alta autorità del momento.
Anche da persone molto vicine a me, quasi da considerare amici, sempre più mi viene rinfacciata la mia collaborazione al settimanale Allora! e ciò mi dà molto dispiacere. Se qualcuno ha delle accuse provate, che le metta per iscritto; al contrario di altre pubblicazioni, io non prendo ordini da alcuno e sono disposto a pubblicarle. Vuoi accusare qualcuno?
Mi fornisci le prove, scrivi un articolo e lo firmi, così ti prendi la tua responsabilità, non ti nascondi dietro la sottana di mamma paura e pettegolezzi per sentito dire. Una volta ogni tanto, mettici la faccia e non nasconderti sempre dietro il sipario della vigliaccheria.
Usare locali poco adatti, come sagrati di chiese o sale dove si tengono feste comunitarie per screditare i “presunti padroni” di detto settimanale, non mi sembra tanto di sinistra o di destra, ma vigliaccheria pura verso coloro che, ingiustamente, sono denigrati per aver provato a dare una voce alternativa alla comunità.
Purtroppo, esistono persone incapaci che gestiscono, a loro piacimento, associazioni e istituzioni che hanno tutto l’interesse di pubblicare e divulgare fandonie o inesattezze.
Nessuno in Australia è più a sinistra di me che scrivo, eppure non mi identifico affatto in certa accozzaglia di interessi che formano una squadra da loro etichettata “progressista”. Ma veramente ci credete? Avete voluto vincere e questo posso capirlo.
Ora sono cavoli vostri e presto lo capirete, ma lasciate fuori dalle vostre baruffe puerili un’ideologia di Partito che non vi appartiene. Al prossimo che verrà a dirmi: “il giornale è bellissimo, il giornale è scritto bene però i proprietari sono degli imbroglioni, corrotti e ladri” … io gli sputerò in faccia.
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