Passano gli anni, ma il cuore degli Alpini “batte forte”

Dopo quasi due anni dall’ultima festa, finalmente gli Alpini si sono ritrovati per festeggiare il Santo Natale presso il Ristorante “Gasparo” situato all’interno del magnifico campo da golf sulla Henry Lawson Drive, a Georges Hall.

È molto significativo che, per ricominciare una vita normale arricchita dallo stare insieme, si abbia preso spunto dalla Natività di Nostro Signore.E così ricomincia la vita, ricomincia la gioia di incontrarsi e trascorrere assieme ore felici… con tanto buon cibo ed eterna amicizia nel rispetto della memoria vissuta e delle tradizioni popolari.

Gli Alpini si augurano che questa coincidenza calendaria possa essere la rinascita di qualcosa che pareva essere perduta, lasciandoci alle spalle il virus e le malattie che hanno limitato i movimenti della vita quotidiana facendoci soffrire di mancanza di libertà.

Il conviviale è stato aperto dal presidente Giuseppe Querin che ha porto il tradizionale saluto di apertura alle oltre 70 persone partecipanti: “Finalmente, dopo tanto tempo di segregazione per il rispetto delle regole, oggi festeggiamo il Santo Natale qui, al Ristorante Gasparo e, ancora una volta, possiamo trovarci tutti insieme per condividere, festeggiare, per cantare, mangiare e ridere. Abbiamo storie e tante cose da raccontare, abbiamo 2 anni da recuperare. Ma questo è l’inizio di una nuova stagione per tutti gli Alpini.

Un caro saluto a tutti voi Alpini, Alpine, Soci e Simpatizzanti – ha continuato Querin – eccoci di nuovo insieme alla tradizionale festa natalizia che non era scontata. Non era facile, non era assicurata, non era garantita, ma noi ce l’abbiamo fatta. Purtroppo con la paura del Covid molti simpatizzanti hanno preferito rimanere a casa.

Ringraziamo la presenza del gruppo degli Abruzzi capitanata da Apparizzio Cavasinni che è qui con la sua signora, il presidente dell’Emilia Romagna Bruno Buttini, il presidente della CNA Giovanni Testa e signora e l’immancabile Luciano Liberale che, da Mittagong, è venuto qua con la sua signora a fare l’allegria con noi. Ringrazio la musica e ringrazio soprattutto lo staff del Ristorante Gasparo e voi tutti di essere presenti”. 

Prima di cominciare il pranzo sono stati ricordati tutti coloro che sono “andati avanti”, quest’anno 2021 e nel passato, con un minuto di silenzio. Dopo di ciò, il presidente ha augurato a tutti un buon pranzo.

Anche Marco Simoni ha voluto fare il suo intervento: “Finalmente possiamo riunirci dopo tutto questo periodo in cui non potevamo più neanche vederci e adesso speriamo che, con il nuovo anno 2022, si possa ricominciare a ritrovarci nelle feste, nelle manifestazioni che noi siamo abituati a fare in spirito di comunità. Per gli Alpini la festa è qualcosa d’importante: trovarsi in amicizia, in compagnia, rispettarsi, accettarsi e condividere sono elementi primari e molto importante perché assieme dobbiamo continuare le nostre tradizioni.

Importante è, anche, che le famiglie vengano con i bambini in maniera che avremo anche qualcuno che ci seguirà in futuro, altrimenti non ci sarà più nessuno a continuare le nostre tradizioni regionali e nazionali.

Speriamo che questo sia un inizio, un nuovo inizio”. Dopo Querin e Simoni, l’allegria è stata assicurata dal cantante musicista Francesco De Bellis con un repertorio di musica leggera italiana farcito da classici della tradizione popolare che i partecipanti hanno apprezzato e cantato insieme. 

Non poteva mancare il coro degli Alpini, considerata la presenza di Luciano Liberale, Franco De Zotti e Luigi Pennetta che, con un nutrito drappello di commilitoni, hanno deliziato i presenti con motivi classici Alpini e le mie preferite, da “Lo Spazzacamino” a “La Mula de Parenzo”.

Insieme con la bella musica è stato servito un ottimo pranzo preparato da Gasparo che, per l’occasione, è parso più bello e più buono di sempre, questa volta addirittura eccelso, dopo i fantastici antipasti con porchetta deliziosa.

Ma la vera sorpresa di Gasparo è stato il piatto con calamari e gamberi che guarnivano uno strato di petto di pollo… Strana combinazione quella di carne e pesce insieme e, tuttavia, si è dimostrata un piatto vincente, gradito dal palato collettivo; polenta, salame e un buon vino bianco gentilmente offerto dall’amico Bruno.

Dopo il pranzo e le canzoni cantate a squarciagola, Querin ha voluto aggiungere il suo programma per il futuro: “Si ricomincia a parlare dell’incontro Intersezionale a Brisbane – ha iniziato Querin – Sono due anni che, purtroppo, abbiamo visto andare per via di questo Covid. Speriamo di poterlo organizzare e realizzare quest’anno. In seguito organizzeremo e vedremo come farlo nel migliore dei modi”. 

In questa occasione non si è fatta la tradizionale lotteria per cercare di racimolare qualche soldo in più che sempre serve per mandare avanti la situazione perché, come il presidente ha fatto notare, feste non ne sono state realizzate, quindi non ci sono stati nemmeno gli incassi. 

Ma le spese ci sono state e molte persone, con la scusa del Covid, ancora non hanno pagato la tessera… altre persone forse si saranno dimenticate. In ogni caso le spese rimangono – ha spiegato Querin – come per mandare le lettere, per spedire il Giornale degli Alpini e tutte queste cose. 

Quindi, invece della solita lotteria in cui, a parole del Presidente, si vincono sempre premi che nessuno vuole, quest’anno egli ha pensato di mandare in giro il buon Luigi Pennetta con il suo cappello d’Alpino a fare la questua e… Luigi Pennetta è stato bravissimo raccogliendo la bella cifra di $850. Questo ha dimostrato, come se ce ne fosse bisogno, che gli Alpini sono sempre generosi e non ha importanza fare o non fare una lotteria per dare la parvenza di vincere qualcosa: se l’Associazione chiede, gli Alpini rispondono generosamente! Questo è il cuore degli Alpini! Grazie, Penne Nere!

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