Chi dice che il Comites è fatto di persone noiose? Non conoscono Franco Abbonizio, diplomato perito meccanico, commissario tecnico di gare automobilistiche, costruttore edile e impegnato nel promuovere l’italianità a Perth e nel Western Australia, oltre che attraverso la guida del Comites WA anche con il Club Abruzzo-Molise e il Colours of Italy Festival che attira 20,000 italofili nel capoluogo più isolato al mondo.
Parlando della sua esperienza migratoria, Franco ha ricordato che “l’idea di venire è stata di mio padre. Originariamente emigrato in Sud Africa e poi nella metà degli anni 70 abbiamo applicato per venire in Australia attraverso il programma ‘20 Pounds Pom’.
Mio padre era carpentiere e grazie a questo programma è arrivato da operaio specializzato. Mia madre aveva lavorato nelle fabbriche in Svizzera e io frequentavo l’ultimo anno di perito meccanico.
Abbiamo pagato soltanto 20 mila lire ciascuno i miei genitori, io e mio fratello, quando a confronto a quei tempi un biglietto aereo costava circa 500 mila lire.”
Arrivato in Australia originariamente per due anni e con la residenza permanente già dall’Italia, Franco ha ricordato come oggi i giovani ragazzi che arrivano devono affrontare grandi sfide per quanto riguarda l’emigrazione.
“A quei tempi per me venire in Australia significava guadagnare qualcosa e secondo la legge di allora, con due anni all’estero si accedeva direttamente al congedo militare.”
Trascorsi i primi anni, Franco ha preso in gestione una stazione di servizio che ha mantenuto per circa un decennio. Per molti anni Franco ha continuato a fare il meccanico, prima di investire nel settore dell’edilizia.
Sposato con moglie per metà italiana e metà mauriziana e due figli ora trentenni, entrambi seguono le orme del padre nel settore edile, “mentre nessuno di loro ha intrapreso la parte meccanica”.
Purtroppo per varie circostanze i figli di Franco non hanno imparato l’italiano. “Mio figlio a volte mi sgrida, dice di sentirsi a disagio, ‘a dumbass’ del fatto non riesce ad esprimersi nella lingua italiana. Consiglio alle famiglie con figli piccoli di investire nell’apprendimento della nostra lingua e di dare ai figli ogni opportunità che non costa niente.”
Dallo scorso anno, Franco si dedica ai suoi investimenti e alla comunità italiana, dove già dal 2015 ricopre la carica di membro del ComItEs WA prima di diventare presidente alle ultime elezioni del 3 dicembre 2021.
“Come tanti per la prima volta magari ho scelto di fare parte del Comites senza sapere molto delle funzioni e delle responsabilità legate a questo ente”.
Franco è inoltre coinvolto con l’Abruzzo e Molise Club e nel 2019 ha collaborato con un comitato strategico per dare vita al Colours of Italy Festival, una brillante iniziativa che mette insieme club, associazioni e gruppi italiani del Western Australia e che attrae a Perth migliaia di persone provenienti da tutta Australia.
“Abbiamo cercato di unire la comunità attraverso un programma di partenariato tra quattro club regionali italiani situati nel Comune di Stirling: Sicilian Club, Vasto Casa D’Abruzzo Club, Laguna Veneto Bocce Club e Tuscany Club. La City of Stirling è stata molto favorevole all’iniziativa e dopo vari rinvii, la data per quest’anno sarà il weekend del 5 e 6 novembre. Avevamo previsto per 2-3 mila persone mentre abbiamo avuto un risultato strepitoso con oltre 20 mila partecipanti in un solo giorno.”
Franco non ha perso la passione per i motori e oltre a possedere varie automobili tra cui un’Alfa Romeo e una Maserati continua a svolgere il ruolo di commissario tecnico per Motorsport Australia, l’organismo di governo e sanzionatorio riconosciuto a livello nazionale per gli sport motoristici a quattro ruote, affiliato alla Federation Internationale de l’Automobile.
A chi magari pensi che la comunita italiana d’Australia sia anziana e in declino, Franco afferma come “la comunità italiana non è alla fine, anzi, non essendoci più la necessità primaria che c’era 30-40 anni fa di integrarsi, oggi essere italiano è ‘cool’ e tutti noi siamo chiamati a promuovere il ‘brand’ e l’orgoglio italiano fino alle terze e alle quarte generazioni.”
“Senz’altro è veramente importante sentirsi e vivere l’italianità. Tutti la capiscono e ne vogliono fare parte. Sta a noi coinvolgere i club e le associazioni per fare passi avanti e fare riconoscere all’intera società il valore di cosa significhi essere italiano.”
Be the first to comment