In una cornice elegante e multisensoriale come quella de The LUME, il 2 giugno 2025 si è svolta la celebrazione del 79° anniversario della Festa della Repubblica Italiana. L’evento, organizzato dal Consolato Generale d’Italia a Melbourne e ospitato dalla Console Generale Chiara Mauri, ha rappresentato non solo una ricorrenza istituzionale, ma un sentito momento di incontro per la comunità italo-australiana e le autorità locali.
L’accoglienza raffinata e l’atmosfera coinvolgente sono state solo il preludio a una serata ricca di contenuti e riflessioni. Alla presenza di rappresentanti istituzionali australiani, membri del corpo consolare, esponenti del mondo culturale e imprenditoria- le, e numerosi leader della comunità italiana, la manifestazione ha saputo unire solennità e calore comunitario.
A prendere per prima la parola è stata la Master of Ceremonies, che ha aperto l’evento ricordando la portata storica del 2 giugno 1946, quando il popolo italiano, con un referendum, scelse la Repubblica, abbandonando la monarchia. Dopo aver reso omaggio ai custodi tradizionali della terra, i Wurundjeri Woi Wurrung del popolo Kulin, ha evidenziato l’im- portanza del legame tra Italia e Australia.
“Oggi non celebriamo solo una data del calendario, ma il corag- gio di un popolo che ha scelto la democrazia, e con essa, un futuro di rinascita. La Festa della Repubblica è un invito a ricordare, ma anche a guardare avanti. È anche un momento per onorare la comunità italiana qui in Australia, che con passione, lavoro e dedizione, ha contribuito a costruire un ponte solido tra le nostre due nazioni”, ha dichiarato.
Il momento centrale della serata è stato l’intervento della Console Generale Chiara Mauri, che ha pronunciato un discorso articolato, appassionato e di grande respiro, alternando l’italiano e l’inglese per includere tutti i presenti.
“Il 2 giugno del 1946 rappresenta il punto di svolta per l’Italia. Non fu solo una scelta tra monar- chia e repubblica: fu l’affermazio- ne del diritto di decidere, della partecipazione popolare, dell’u- guaglianza. Per la prima volta
nella storia, anche le donne vota- rono: un segnale forte di una nuo- va Italia fondata sui valori della democrazia e dell’inclusività”, ha ricordato.
Mauri ha poi sottolineato il ruolo cruciale che le donne italiane hanno svolto e continuano a svolgere nella società, dalla scienza alla pedagogia, dall’astronomia all’innovazione tecnologica. Ha citato figure come Maria Montessori, Rita Levi-Montalcini, Samantha Cristoforetti e Fabiola Gianotti come esempi di eccellenza italiana al femminile.
“L’Italia che celebriamo oggi è un Paese che, pur rappresentando solo lo 0,5% della superficie terre- stre e lo 0,8% della popolazione mondiale, è straordinariamente ricco in termini di cultura, bio- diversità, arte, enogastronomia e innovazione. Questo lo rende un attore fondamentale sia a livello europeo sia internazionale, come ha dimostrato anche la recente presidenza italiana del G7”, ha ag- giunto la Console.
Tra le numerose autorità pre- senti, hanno partecipato il Ministro per il Turismo, Sport e Grandi Eventi Steve Dimopoulos, il leader dell’opposizione Brad Batten, il Senatore Raf Ciccone, l’Onorevole Linda Dessau AC (ex Governatrice del Victoria), il Presidente della Camera Marie Edwards, e il Direttore Statale di DFAT Victoria
Il Presidente di COASIT, Vincent Volpe, ha ribadito l’impegno dell’organizzazione nella promo- zione della lingua e della cultura italiana a Melbourne:
“Essere qui oggi non è solo un onore, ma una conferma dell’energia e della vitalità della nostra comunità. Le nostre scuole, i nostri programmi culturali, il nostro sostegno agli anziani: tutto nasce da un profondo senso di responsabilità verso la nostra eredità. La Festa della Repubblica ci ricorda da dove veniamo, ma anche quanto possiamo ancora costruire insieme”.
Anche Ubaldo Aliano, Presi- dente del Com.It.Es. di Melbourne, ha voluto esprimere il significato profondo della serata:
“Questa celebrazione è un momento di orgoglio ma anche di riflessione. In ogni accento italiano che sentiamo stasera, c’è una storia di emigrazione, di sacrificio, ma anche di successo. La nostra comunità è forte perché è unita, e serate come questa rafforzano il nostro senso di appartenenza”.
L’evento si è concluso con i due inni nazionali, italiano e australiano, intonati con partecipazione e rispetto da parte del pubblico, a simboleggiare la doppia appartenenza di una comunità che continua a crescere e a prosperare tra due mondi.
