È bastato qualche attimo per cogliere l’interesse di Suor Rita Malavisi in un gruppo di giovani in visita al Mary MacKillop Heritage Centre di Melbourne. “Cosa ci fanno dei giovani come voi qui? È veramente una benedizione vedervi!” Poi si sofferma ad ascoltare le storie di quanti si trovano sulle tracce della prima santa australiana. “Devo andare, scusate” aggiunge la suora, ma i pellegrini sembrano attratti dal suo calore umano e dalla semplicità con cui sono stati accolti.
Suor Rita appartiene alla Congregazione di San Giuseppe del Sacro Cuore da oltre 30 anni. “Sono cresciuta e sono stata educata dalle suore e nella loro missione ho visto tutta la mia vita,” aggiunge Suor Rita.
Il ministero della religiosa si è articolato nella qualifica di insegnante di scuola elementare nell’arcidiocesi di Melbourne e nella diocesi di Ballarat, oltre a svolgere un’attiva assistenza pastorale in alcune parrocchie di Melbourne e nel servizio di accoglienza ai migranti e ai rifugiati.
Suor Rita ha inoltre lavorato al Penola Catholic College, Broadmeadows, la stessa scuola secondaria che ha frequentato da ragazza. Più recentemente ha studiato per completare un Master of Arts Pastoral Studies. “Crescere in Australia in una famiglia per metà italiana e per l’altra mediorientale ha sicuramente acceso il mio desiderio di svolgere il mio apostolato immersa in coloro che più hanno bisogno, i migranti e gli emarginati”.
“Per me è anche essere una Suora di San Giuseppe, seguire le orme di Mary MacKillop che in una delle sue lettere ricordò alle consorelle di come era stata accolta durante la visita a Papa Pio IX a Roma e scrisse: ‘Sii gentile con gli stranieri. Ricorda che una volta ero uno straniera, e come tale non sono mai stata derisa, né maltrattata'”.
“Quando qualcuno mi chiede delle mie origini e della mia famiglia, comincio sempre con ‘oh, è una lunga storia’. Sono nata in Australia. Mia madre e mio padre sono venuti in Australia dalla Siria nel 1957. Mio fratello è nato in Siria. Il background di mia madre era palestinese e quello di mio padre italiano. Nel 1948 la famiglia di mia madre dovette lasciare la Palestina e tornare in Siria. Lo sfollamento è nella storia della mia famiglia.”
Anche nella propria storia educativa e scolastica, Suor Rita si è ritrovata nella missione delle Suore di San Giuseppe. “Come molti figli di emigrati, l’inglese non è stata la mia prima lingua, quindi la mia parte preferita della lettura da bambina erano le immagini.
I libri arrivavano con alcune preghiere ben scritte e sceneggiate. Tuttavia, ora da adulta, come suora cattolica, sono stata benedetta con ogni tipo di formazione alla fede, oltre ad essere coinvolta nella formazione di bambini, genitori e adulti.”
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