Vicky Fontana, ci lascia una donna semplicemente meravigliosa

Nelle prime ore di giovedì 12 agosto 2021 ci ha lasciato Vicky Fontana. Una vita vissuta pienamente a servizio della comunità italiana di Sydney. Tracciare un’esistenza tanto lunga quanto piena di eventi necessita affidarsi a chi ha saputo raccontare Vicky Fontana nel tempo.

A cominciare dall’altrettanto indimenticabile Mamma Lena, che nel programma radio dell’ 8 Maggio 1983 ci racconta di una donna il cui “motto è: Far del bene!” Mamma Lena ci narra la vita di Vicky Fontana in questo modo:

“Fra i vari personaggi della nostra comunità che meritano una particolare menzione, tracciamo brevemente e con piacere, anche il profilo di una cara amica, una figura molto nota non solo fra gli italiani, ma anche dagli australiani ed altre comunità: la dinamica e sensibile Vicky (o meglio Vittoria) Fontana.

Vicky è nata a Sydney da genitori italiani, provenienti dalla Val di Non nel Trentino. Il papa’ Augusto Pretti è arrivato in Australia nel 1925, la mamma Lucia, (mancata all’affetto dei suoi cari circa due anni fa [nel 1981]), ha raggiunto il marito nel 1926.

Erano anni duri, anni da veri pionieri, pieni di difficolta’, anni, in cui, senza assistenza ed aiuto morale, l’emigrante si doveva arrangiare per conto suo e lavorare duro per poter sopravvivere ed emergere.

Vicky Pretti è nata nel 1927, ha completato gli studi in Australia quindi non ha avuto difficolta’ con la lingua inglese, anche se in famiglia parlavano il dialetto trentino, cosi’ oggi Vicky puo’ esprimersi in: inglese, trentino ed in italiano. Vicky ricorda gli anni della sua infanzia.

Hanno vissuto a Surry Hills, dove la mamma curava una pensione che ospitava ben 27 uomini, mentre papa’ Augusto lavorava alla costruzione del Ponte di Sydney. Anni di ristrettezze e di grandi sacrifici, finchè hanno potuto acquistare una ”Farma” nella zona di Horsley Park e cosi’ il destino ha voluto che tutta la sua attivita’ sociale si svolgesse in quella zona.

Nel 1948, Vicky incontra il compagno della sua vita, e diventa la signora Fontana. Anche la vita di Francesco, (oggi Frank) è un romanzo; giunto in Australia nel 1940 con l’ultima nave italiana, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, aveva solo 15 anni.

Infatti tutti marinai e gli ufficiali vennero internati dalle autorità australiane, solo al piccolo Francesco Fontana fu permesso di raggiungere il papà che lavorava in Queensland al taglio della canna da zucchero, lavoro al quale si dovette sottomettere anche il giovanetto Francesco, che appena gli fu possibile pero’ si trasferì a Sydney, dove incontro’ la giovane Vittoria ed insieme incominciarono una nuova vita. Siamo nel 1948.

Il loro primo lavoro fu un negozio di frutta e verdura a North Bridge, poi a Wiley Park-Lakemba, lavoro estenuante anche per la giovane sposina dalla volonta’ ferrea e … specialmente quando nel 1950 le nacque il primo figlio Denis, un bimbo gracile e delicato che pesava solo una libra e 15 once.

Anche i giornali di allora avevano parlato di questo evento fuori del comune. Quando Vicky ne parla, ancora oggi si commuove. Ma oggi, Denis è un ragazzone forte, sposo felice e padre di un bel maschietto. Nel 1954 nacque Lorraine, anche lei madre ora di una bimba e di un maschietto che tutta l’immagine del nonno Frank.

Finalmente possono costruirsi la loro prima casa, a Fairfield, ma vanno ad abitare a Strathfield, dove Frank inizia una nuova attività e vi rimangono per 13 anni.

La famigliola cresce; e Vicky vorrebbe abitare vicino ai genitori, mettono insieme i loro risparmi ed acquistano la casa dove abitano tutt’oggi, diventata un angolo italiano, perché frequentata da coloro che hanno bisogno di qualche consiglio o del disbrigo di qualche pratica in lingua inglese.

Nel 1973 entra a far parte del Comitato femminile del Club Marconi e da segretaria l’anno dopo passa a Presidente, carica che detiene anche oggi, organizzando con capacita’ le feste sociali: balli delle debuttanti, serate pro-calcio, Miss regionali ecc.

Troppo lungo sarebbe enumerare ogni sua attività sempre coronata da successo. Ancora oggi organizza gite ed incontri per i pensionati, è vice presidente di Sorella Radio W/F, è presidente dell’Associazione “Mamma Lena Community Centre”, aiuta nelle varie manifestazioni i padri Scalabriniani per il villaggio, insomma da’ il suo aiuto a chi glielo chiede ed è contenta perché ogni sua manifestazione ha un successo garantito.

Divide il suo tempo tra i figli ed i nipotini e tra i molti italiani che hanno bisogno di lei e del marito Frank, che è vice presidente del Club Marconi.”

Frank Fontana ci ha lasciati il 18 novembre 2012 e ora è Vicky a raggiungerlo, lasciando un vuoto incolmabile e una testimonianza autentica nella comunità italiana di Sydney. Lo fa da donna, madre, nonna e personaggio della vita pubblica.

Nel 1999, Vicky Fontana è stata insignita con l’onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana su iniziativa del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Negli anni 2000, Vicky ha continuato a presiedere il comitato delle Ladies Auxiliary al Club Marconi e il gruppo dei pensionati in un incontro settimanale, nonché promuovere giovani talenti musicali nella comunità italiana attraverso la competizione “Vicky Fontana: Alla Ricerca di una Stella” in occasione delle Sagre dei Villaggi Scalabrini.

Antonio Vallario, ex-Presidente del Villaggio di Austral ha definito Vicky Fontana “una donna che ha saputo fare volontariato con il cuore.”

Il lavoro svolto da Vicky Fontana non si è limitato alla comunità italiana e altri gruppi di anziani viaggiano da tutta Sydney per partecipare agli eventi organizzati al Club Marconi da Vicky e il suo gruppo. “Ogni martedì noi membri del comitato siamo qui alle 8 del mattino per organizzare ed è così che teniamo basso il prezzo”, disse Vicky.

“Dopo una partita a tombola, tutti si godono un pasto di due portate”. Per molti si tratta del “momento clou della nostra settimana e la maggior parte di noi fa i propri piani intorno a martedì in modo da non perderlo”.

“Probabilmente ci sono solo poche persone oggi che dedicano il loro tempo ad arricchire la vita degli altri, ma la maggior parte sarà d’accordo sul fatto che Vicky Fontana sia una di quelle rarità,” ebbe a scrivere il Fairfield Champion

Tutti coloro che hanno conosciuto Vicky Fontana hanno avuto il massimo rispetto per lei. Una ex-direttrice del Club Marconi, Delfina Pipitone, la definì “una donna straordinaria con la passione di dedicare il suo tempo agli altri. Non si ferma, il suo entusiasmo e la sua tenacia sono ammirevoli”.

Vicky ha continuato con tutte le forze a lei disponibili, malgrado il cancro e il morbo di Parkinson. “Continua a lavorare, facendo del bene. Suo padre le ha detto che è nata, per aiutare gli altri.”

La passione per aiutare gli altri è rimasta evidente per tutta una vita. Come si possono dimenticare le innumerevoli escursioni, i viaggi interstatali e all’estero, le presentazioni e le raccolte di fondi in cui Vicky ha creato una vita di grandi ricordi insieme a parenti e amici.

Uno dei suoi progetti più grandi sono stati i giardini della South West Italian Australian Association a Bossley Park, conosciuto anche come SWIAA Village, dove si è ritirata dopo la morte del marito Frank.

Luisa Perugini della SBS Radio ha intervistato Vicky Fontana in occasione dei suoi 90 anni, ripercorrendo con lei i momenti particolari di una lunga vita.

Intervista con Vicky Fontana, icona della comunità italiana di Sydney, in occasione del suo novantesimo compleanno (SBS Italian)

Il Parlamentare Nick Lalich, in un discorso del 21 giugno 2017 alla camera dei deputati del NSW in occasione del 90° compleanno di Vicky, ebbe a ricordare la tenacia della donna con un episodio aneddoto.

“Una delle cose che non dimenticherò mai di Vicky – disse Lalich – è il suo forte impegno nella creazione della South West Italian-Australian Association [SWIAA]. Presi parte con lei a un incontro con il consolato italiano per ottenere supporto per una nuova casa di riposo per anziani.

Quando il consolato disse che non era disponibile a offrire assistenza – lo so perché ero lì – senza mezzi termini Vicky rispose: “Beh, lo faremo comunque da soli. Non abbiamo bisogno del vostro aiuto”, e insieme con altri, ci è riuscita.”

Maria Grazia Storniolo, che ha continuato a mantenere una forte amicizia con Vicky, anche dopo che si era trasferita come residente lo SWIAA Village, l’ha voluta ricordare con molta commozione esprimendo una breve frase: “Vicky mi ha insegnato il valore di un sorriso.”

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