Storia di Domenico Giordano
La politica rimane una prospettiva privilegiata, forse la migliore per certi aspetti, per osservare dal di dentro una società, i suoi cambiamenti, le aspettative e le sue paure.
Se mettiamo da parte un approccio populista, questa continua a essere un punto di osservazione unico per comprendere le mutazioni sociali. In particolar modo, durante un periodo elettorale dove società e politica camminano con lo stesso passo e nella stessa direzione.
Così alla vigilia delle elezioni presidenziali per eleggere il quarantasettesimo inquilino della Casa Bianca, per provare a descrivere una delle tante Americhe che ci sono in America e per misurarne anche la distanza dalle italie che ci sono in Italia, ho scelto di affidarmi alla politica di piccolo cabotaggio.
Quella quotidiana, di un amministratore locale come ce ne sono tanti negli Stati Uniti, ma al contempo di un sindaco tanto unico quanto eccezionale: Vito Perillo, sindaco dal 2017 e che lo scorso 22 settembre ha festeggiato il suo centesimo compleanno. Tinton Falls è comunità di poco meno di ventimila abitanti nel New Jersey a meno di un’ora di auto da New York, diventata comune solo nel 1950, cioè qualche anno dopo che il suo sindaco era ritornato a casa dalla Seconda guerra mondiale
A parte le cascate, alte poco meno di 6 metri e da cui poi prende il nome, qui non c’è all’apparenza nulla di particolarmente attrattivo per cui vale visitarla o tornarci, se non fosse appunto per il sindaco Perillo che da 9 anni guida la comunità.
Vito è nato nel Bronx il 22 settembre del 1924 e può vantarsi di essere il sindaco più longevo al mondo, dal momento che ha battuto il record di Charles Long, primo cittadino di Booneville, in Kentucky, che ha guidato la sua comunità fino all’età di 99 anni.
La sua storia già per questa unicità è degna di essere raccontata, di diventare esempio per altri. A differenza di quanto spesso accade in Italia, l’approdo alla politica di Vito Perillo arriva davvero molto tardi, infatti, si candida a sindaco all’età di 93 anni e senza alcuna esperienza politico-amministrativa alle spalle, eppure sceglie di dedicare il suo tempo alla comunità.
Nelle sue risposte possiamo cogliere, da un lato, l’essenza dello spirito americano, ma al contempo anche l’enorme distanza che ci separa dagli Stati Uniti nel modo e nelle condizioni in cui molto spesso i nostri amministratori sono costretti a guidare le loro comunità.