Rimane acceso il dibattito tra il governo federale e gli stati sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca agli under-40, a seguito delle dichiarazioni del Primo Ministro durante l’ultima conferenza stampa.
Morrison ha annunciato la creazione di un’assicurazione di responsabilità civile professionale per i medici di base che somministrano il vaccino, e di conseguenza segnalato ai giornalisti la possibilità di accesso ad AstraZeneca per le persone sotto i 40 anni.
La domanda è stata posta dalla giornalista Clare Armstrong del Daily Telegraph, che ha chiesto al primo ministro se il piano di indennizzo avrebbe significato che le persone sotto i 40 anni sarebbero state in grado di ottenere il vaccino.
Morrison ha risposto, “Beh, se vogliono andare a parlare con il loro medico e avere accesso al vaccino AstraZeneca, possono farlo”. La giornalista Armstrong ha chiesto subito un chiarimento in merito alle parole del primo ministro con una domanda supplementare: “In qualsiasi fascia di età?” Morrison ha risposto: “La risposta è sì, possono andare e farlo”.
“L’Australian Technical Advisory Group on Immunisation (ATAGI) ha approvato l’uso del vaccino AstraZeneca per i 18 anni in su. Tutto quello che ho detto su questo è completamente coerente con il consiglio medico che c’è”, ha poi aggiunto Morrison.
Dopo giorni di confusione, Christopher Blyth, presidente di ATAGI, ha affermato che il consiglio del gruppo è rimasto invariato. Le persone che hanno al sotto di 60 anni dovrebbero ricevere il vaccino Pfizer.
Il professor Blyth ha poi chiarito che quanti hanno meno di 40 anni dovrebbero sottoporsi ad AstraZeneca solo in circostanze “pressanti”.
“Ci sono alcune situazioni in cui sarebbe giustificato, ma sono piuttosto minime”, ha affermato alla radio ABC. “Il consiglio di ATAGI è che Pfizer è la nostra preferenza per i minori di 60 anni.”
Nell’incertezza delle dichiarazioni, non sono mancate le risposte accese dei governi statali. Jeanette Young, Chief Health Officer del Queensland, si è detta contraria all’apertura annunciata dal primo ministro alla stampa.
“Non voglio che un diciottenne del Queensland muoia per una malattia da coagulazione, che se avesse il Covid probabilmente non morirebbe. Abbiamo avuto pochissimi decessi a causa di Covid-19 in Australia in persone di età inferiore ai 50 anni e non sarebbe terribile che il primo diciottenne del Queensland che muore in relazione a questa pandemia sia morto a causa del vaccino,” ha ammesso Young.
Kerry Chant, Chief Health Officer del NSW, ha dichiarato con toni più morbidi che la scelta di sottoporsi al vaccino AstraZeneca debba essere personale, ponderata e discussa tra medico e paziente. “Le persone possono fare scelte personali, ma devono essere informate, e in un centro di vaccinazione di massa, le discussioni dettagliate sui rischi non possono aver luogo.”
“Ecco perché stiamo fornendo AstraZeneca agli over 60, dove il rapporto rischio-beneficio è molto più chiaro in favore di AstraZeneca a causa dell’impatto del Covid su quest soggetti, ma per i più giovani, li incoraggiamo davvero ad andare dal loro medico di base e discutere le loro circostanze particolari,” ha affermato Chant.
L’Australian Medical Association ha reso pubblico in una nota che continuerà a sostenere il vaccino Pfizer per le persone di età inferiore ai 60 anni anche se Omar Khorshid, Presidente dell’associazione dei medici ha affermato ai microfoni di ABC che “ci sono stati alcuni medici di base che nelle ultime settimane si sono rifiutati di offrire il vaccino AstraZeneca a persone che non rientrano nelle fasce di età consigliate.”
“Rendendo davvero chiaro che i medici sono coperti da un’assicurazione professionale e che il vaccino è formalmente disponibile a tutti gli australiani, penso che i medici di famiglia capiranno che è possibile somministrarlo, ma dovranno discuterne con i propri pazienti e assicurarsi che capiscano i possibili effetti della decisione,” ha concluso Khorshid
Nei prossimi mesi, con l’arrivo di dosi Pfizer, si prevede che il vaccino AstraZeneca passi in secondo piano.
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