Bisogna rimanere a galla per sopravvivere

Non potendo fare come gli spettacolari prestigiatori che con un colpo di bacchetta ti tirano fuori un coniglio dal cilindro, mi chiedo: come può l’Italia uscire da questo catastrofico massacro?

Si tratta di un massacro umano causato da una catastrofe finanziaria, oppure tutta colpa della mancanza di lavoro, quindi di produzione che comporta creare, esportare, crescita, reddito… ecc. ecc.?

Ma se abbiamo migliaia di gente in attesa di poter lavorare?

Ah! Dimenticavo, non hanno ancora la Tessera Verde, ecco il motivo. Allora con una tessera verde in tasca “Si rimane a galla e si può sopravvivere”. Ma non lo potevate dire prima?

Corriamo subito a farci un bollino verde poi ci facciamo un selfi per dimostrare che siamo… al verde.

Ma torniamo a noi, cosa ha causato questo disastro? Non cerchiamo colpe individuali, perché le colpe sono di tutti e non cerchiamo di girarci intorno al problema, se prima non ci decidiamo di risolverlo e naturalmente tutti insieme non sotto differenti bandiere, ma una sola, quella italiana.

Per dare la nostra modesta opinione, dobbiamo forzatamente attingere alle informazioni dei media e di chi li scrive, secondo superiori dettami o delle informazioni televisive, anch’esse controllate.

I social non aiutano perché sono diventati peggio delle serve, calpestando la realtà e l’altrui dignità, alterando le altrui opinioni, beffeggiandole con idiozie, cretinate, odio, ma tutto e sempre mirato ad aggravare la situazione attuale. C’è da chiedersi “ma cosa gliene viene in tasca a costoro?” Tanto se il Paese crolla, crollano anche loro, ma io gli darei una spintarella a questa gente, che tanto vale quanto un soldo bucato.

Quindi scartiamo i social, anzi dovremmo fucilarli, renderemmo più giustizia alle comunicazioni tra la gente.

Però anche la stampa non scherza, ce ne fosse uno che ragioni un po’ più democraticamente, nessuno. Sono tutti “arazzati” contro chi cerca di trovare democratiche soluzioni, di appartenenza.

Le finanze dello Stato al momento sono un problema. Si parla di PNRR, come se fosse la manna, di un’Europa che elargisce quattrini, ma da che mondo è mondo, se io presto, domani li rivoglio e il problema rimane. Ma l’Italia ha bisogno di questi aiuti affinché si possa ricominciare a produrre.

In merito stavo facendo due calcoli e mi risulta che l’Italia per la sua repubblicana struttura si regge su 23 ministeri che con quello del Capo fanno 24. Elencarli tutti, anche per il giornale “Allora!” non avrebbe spazio sufficiente ma poi alla gente interesserebbe? 

Ad ogni modo mettiamo giù due numeri e datemi anche il beneficio eventuale dell’approssimazione… o per difetto, grazie.

24 ministeri, per 24 ministri, ogni ministro ad occhio, abbisogna di aiutanti di gabinetto (non quello che pensate voi) ma tra segretari, sotto segretari, quelli che portano le borse, quelli che portano i pacchi, quelli che sono senza borse, poi tutta questa ciurma abbisogna di altrettante segretarie, coadiutori vari, autisti, scorte per la sicurezza, uscieri personali e non, quindi se non vado errato, gironzoliamo intorno a 6000 persone, se non oltre… e non abbiamo contato il Senato, ma considerato che siamo buoni, diciamo che, forse, nei 6000 centrano pure loro.

Ah… ora viene il bello: e lo stipendio ? Meglio non pensarci, ma vi voglio aiutare: pensate solo che tra gli stipendi e i costi per sostenere il “carrozzone” per un anno… con quella cifra si sanerebbe il debito pubblico, si potrebbero finanziare nuove autostrade, dare denaro alle imprese per farle ripartire, fare prestiti ad altre Nazioni e ci rimarrebbe ancora qualche spicciolo per andarci a fare una vacanza di 30 giorni, tutto spesato, alle Maldive o dove meglio vi piacerebbe.

Ah! Non ci abbiamo messo i 18 beatificati all’estero, anche loro fanno parte del carrozzone Italia e anche loro usano un ottimo aspirapolvere pro-euro, unico indiscutibile motivo.

Diceva sempre mio nonno emerito: “Ha da veni Baffone, ma quello vero. Poi rideremo”.

Cari saluti e alla prossima!

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