Come aumentare la partecipazione al voto?

di Angelo Paratico

Una partecipazione elettorale sufficiente è necessaria per il mantenimento di una democrazia vivace e rappresentativa. Il motivo è semplice: quando più persone votano, più il governo e le sue decisioni diventano rappresentativi e più gli elettori hanno fiducia in esso.  Questo si autoalimenta nel tempo, poiché livelli di fiducia più elevati possono anche portare a un’affluenza alle urne più alta. 

Secondo le parole del filosofo John Stuart Mill, i governi sono “plasmati dall’azione volontaria degli esseri umani” e hanno bisogno “non della semplice acquiescenza, ma della loro partecipazione attiva” per funzionare come previsto. Di conseguenza, quando i cittadini non votano, è possibile che i governi non solo si allontanino dai desideri dei loro elettori, trasformandosi in dittature.

Quali sono le cause di un calo della partecipazione al voto?  Sebbene il divario socioeconomico mondiale sia rimasto stabile o sia diminuito negli ultimi decenni (in gran parte grazie al recupero economico dei paesi in via di sviluppo), esso persiste e sta crescendo nei paesi più sviluppati. E certamente “disuguaglianza economica” è stata classificata come la minaccia più significativa alla democrazia nel mondo.  In genere, una bassa affluenza alle urne significa una bassa partecipazione dei cittadini meno privilegiati, che sono già svantaggiati in termini di altre forme di partecipazione politica e credono che la loro voce non potrà arrivare nella stanza dei bottoni.

Esiste anche un problema su come fare arrivare le informazioni ai cittadini perché in generale, i migliori elettori sono quelli ben informati. Coloro che sono più consapevoli della posizione dei candidati su questioni per loro importanti saranno più propensi a votare come previsto. 

Le informazioni rilevanti per un’elezione includono dove un elettore deve votare, il suo stato di registrazione, cosa ci sarà sulle schede elettorali e così via. Quando i costi per i cittadini per ottenere queste informazioni diventano più elevati, spesso a causa di lacune nelle politiche o nella tecnologia, l’affluenza alle urne diminuisce. 

Un altro fattore chiave è l’istruzione. Non è un segreto che i cittadini più istruiti votano più spesso. Ciò si basa sulla “teoria dell’educazione civica”, secondo la quale man mano che un individuo diventa più istruito, e quindi più preparato, pare più propenso ad essere politicamente attivo. 

I governi hanno il compito non solo di fornire informazioni relative alle prossime elezioni, ma anche di educare i cittadini in generale sui processi governativi nell’ambito dell’istruzione obbligatoria. Quando non lo fanno, l’asimmetri

a informativa peggiora e l’affluenza alle urne ne risente. Nel 2018, il 20% dei giovani americani ha dichiarato di non ritenersi “sufficientemente informato” per votare. Al contrario, in paesi come l’Italia, con forti differenze regionali nello sviluppo economico e sociale, i cittadini più istruiti possono effettivamente “astenersi dal voto come forma di protesta civica” perché “tipicamente meglio informati e più consapevoli delle pratiche politiche prevalenti”, il che indica che percepiscono il sistema come corrotto. 

Non esiste una “grande teoria” in grado di spiegare completamente perché la partecipazione elettorale sia bassa o in calo. Nel tentativo di esplorare tutte le possibili cause, sono state avanzate innumerevoli ipotesi, molte delle quali rispecchiano gli argomenti esplorati sopra. 

Sebbene non sia possibile trattarle tutte in questa sede, alcune meritano di essere menzionate. Un altro potenziale fattore che contribuisce alla bassa affluenza alle urne può essere la data delle elezioni stesse, con le elezioni nel fine settimana che registrano un’affluenza maggiore rispetto a quelle nei giorni feriali. 

Anche il sistema elettorale stesso può influire sulla partecipazione degli elettori, con la rappresentanza proporzionale collegata a un aumento dell’affluenza. Anche fenomeni apparentemente innocui potrebbero ridurre l’affluenza alle urne, come il tempo atmosferico nel giorno delle elezioni.

Quale soluzione? Ecco una proposta nuova Il problema della bassa affluenza al voto potrà essere risolto offrendo una leggera detassazione a chi voterà. Una democrazia forte e partecipata è assolutamente auspicabile, dunque l’offrire un piccolo sconto sulle tasse a chi contribuisce a rafforzarla è certamente un buon investimento. 

Basterà allegare una copia del proprio libretto elettorale alla dichiarazione dei redditi per ottenere tale sconto, oppure si potrà studiare una detrazione dalle tasse in busta paga o un bonus da spendere al supermercato. Siamo certi che un semplice meccanismo potrà essere facilmente individuato. 

Questo potrà essere un meccanismo virtuoso che avvicinerà i giovani all’amministrazione delle Stato e della propria città, perché chi andrà a votare vorrà prima informarsi su chi sta ricevendo un suo “like”.