ALLEGRI, ECCO LE TASSE EUROPEE 

Quando uno stato deve affrontare delle spese straordinarie la manovra classica è sempre quella di aumentare le accise sulla benzina. Se non ci saranno proteste efficaci, lo farà dal 2027 anche l’Unione Europea, ma visto che lo stile e il lessico hanno sempre la loro importanza non sarà formalmente una nuova tassa, ma “un positivo e necessario contributo a contenere l’inquinamento ambientale.”

Sarà la “tassa sul carbonio” imposta alle aziende che producono idrocarburi obbligandole a comprare, per poter produrre, dei “buoni green” che ovviamente scaricheranno poi sui prezzi della benzina, diesel, gas per riscaldamento. 

Tutto per cercare di tappare i buchi del bilancio UE, ammantarsi contemporaneamente di buone intenzioni “green” e cercando di schivare da subito le proteste che sono immediatamente cominciate a circolare.

Poiché “la democrazia ha il suo costo” vietato far notare che i soldi serviranno   soprattutto per la euro-burocrazia e le nuove spese militari prevedendo di incassare 700 miliardi di euro tra il 2027 e il 2035 con un aumento dei costi di produzione per carburanti e gas (compreso il riscaldamento domestico) di circa il 40%.

Tranquilli, però, perché “mamma Europa” ha già pensato di destinare circa il 12-15% dell’introito ad un “Fondo sociale per il clima” da destinare a finanziare l’isolamento termico delle case e ad incentivare i trasporti pubblici verso la scelta elettrica.

L’Unione Europea ha così predisposto una griglia di 16 ipotesi di tassazione da equilibrare poi a seconda del grado delle reazioni che potrebbero causare, tra gli altri beni tassabili ci sono zucchero e tabacco. Quella sullo zucchero verrebbe proposta come “misura sanitaria” sulle bevande gassate e dolcificate, ovviamente “per favorire una alimentazione più sana ed equilibrata”. Bello pensare che l’Europa si occupi così tanto della nostra salute!