LA FARSA DI GARLASCO

Una volta c’erano le “telenovele” americane o brasiliane, adesso abbiamo Garlasco. Ogni giorno c’è qualche colpo di scena nell’infinita story del delitto pavese dove si alternano avvocati ubriachi decisamente improponibili – e che candidamente ammettono di farsi pagare “preferibilmente” in nero (come peraltro fanno tutti quelli che possono, basta con le ipocrisie) – giudici sospettati (ma si può distruggere comunque la reputazione di un Procuratore per un incomprensibile ”pizzino”?) con verbali segretati che dopo poche ore sono pubblicati in Tv.

Seguono una miriadi di trasmissioni dove immediatamente si buttano amici, famigliari, imputati, avvocatesse improbabili, testimoni più o reticenti e poi dalla bocca larga  pur di essere dello show ed avere la loro “comparsata” a volte facendo figure impresentabili.

Bene, ci tocca, ma resta il problema: alla fine, chi abbia ucciso la povera Chiara Poggi perché dopo tutti questi anni e infiniti pasticci, distrutta l’immagine della magistratura, degli inquirenti, degli avvocati, degli “esperti” in una valanga di chiacchiere lo si capisce sempre di meno.