di Rosanna Perosino Dabbene
Zzzzzzzzzzzzz Eccomi qui, Zig-Zag nuovamente in azione, nell’oasi del “Museum Complex” di New Italy. Anche oggi e’ una bella giornata di sole ed i tre giovanotti, Bruno, Andrea e Luciano sono seduti ad un tavolino al fresco, mentre assaporano la loro tazza di caffe’ fumante.
-“Sono contento,”- dice Bruno –“che abbiate voluto conoscere lo svolgimento dei fatti che raccontano la storia dei nostri antenati, arrivati qui a New Italy nel tardo 1800, perche’ sono eventi cosi’ sbalorditivi, cui si stenta a credere che siano veramente potuti accadere.”-
-“A proposito,”- interviene Andrea,-“ io ho raccontato la storia ai miei e sono tutti in fervida attesa di sentirne la continuazione.”-
-“ Oh, anche la mia famiglia e’ rimasta scioccata dal mio racconto,”- aggiunge Luciano, -“ e ne attendono con ansia la continuazione.”-
-“ Benissimo,”- dice Bruno, -“ percio’ vado avanti…Dunque, era il 4 Aprile 1879, quando il Marchese, durante una conferenza svoltasi a Marsiglia, a cui parteciparono molti aspiranti, dimostro’ di essere un vero demagogo, con un’abilita’ oratoria usata diabolicamente, per sfruttare le debolezze del popolo ed acquisire credibilita’ e potere. Nel suo discorso, si appello’ primariamente all’amore, obbedienza e devozione verso la Patria ed il credo del cattolicesimo, dicendo: “Gli strazi dell’Europa, le nubi dell’orizzonte, le sofferenze perpetue nel profondo del nostro essere, i nostri sentimenti cattolici e francesi non sono ignoti. Aime’! Povera Patria, che ne e’ divenuto della tua gloria? Figlia prediletta della Chiesa, dov’e’ dunque la tua corona?”
Poiche’ il De Rays aveva affermato ripetutamente che la colonia sarebbe stata libera e cattolica, le espressioni patriottiche di questo genere, dovevano certamente aver fatto breccia nei cuori di numerosi disillusi del clima di lotte politiche tra repubblicani e cattolici, anche se il Governo francese non appoggio’ mai il progetto, perche’ veniva giudicato con sospetto, ma si limitava a girare la faccia da un’altra parte. Pero’ proprio tenendo conto del mancato appoggio del Governo, il Marchese ne approfitto’ per fare combutta con l’opposozione, dichiarandosi vittima del regime repubblicano. Il partito clericale gli diede appoggio, anche se la Chiesa si dimostro’ molto piu’ reticente, ma anch’essa si limito’ a guardare da un’altra parte, senza interferire.
Percio’, nel 1879, il Marchese inizio’ la pubblicazione periodica di un giornale, che decantava le lodi del suo Impero. In esso venivano descritte ampiamente le bellezze della nuova colonia, le ricchezze del suolo, la magnificenza dei suoi prodotti e l’abbondanza della caccia e della pesca locali, con l’assenza assoluta di tasse, imposte ed obblighi militari. Il giornale, ribadiva inoltre che l’Impero, ora comprendeva anche la Nuova Guinea orientale. Naturalmente, la gente era all’oscuro che gli Olandesi avevano occupato la Nuova Guinea occidentale fino al 145mo meridiano, mentre la Nuova Guinea orientale non apparteneva a nessuno dei Paesi europei, bensi’ agli indigeni del luogo.
Qualche capitano inglese faceva commercio di noci di cocco, dorsi di tartarughe e perle, mentre altri reclutavano lavoratori indigeni per le piantagioni delle isole Samoa e Fiji. Tale parte della Nuova Guinea venne poi annessa alla Germania, assieme alle isole vicine: Nuova Irlanda, Nuova Bretagna e Bouganville e tutto il gruppo venne chiamato: Nuova Guinea Tedesca. Ma queste cose accadevano dall’altra parte del globo e nessuno sembrava saperne nulla.
Percio’, era una terribile menzogna, quella pubblicata sul suo giornale, mentre migliaia di copie della sua fotografia venivano acquistate da lettori ed ammiratori, che credevano alla meravigliosa favola intitolata “La colonia libera di Port Breton” nella Nuova Francia.
Poiche’ l’ambizione del Marchese aumentava di giorno in giorno, con l’afflusso incessante delle sottoscrizioni, egli penso’ di formare una nuova Societa’ chiamata: “Agricoltori Generali”, la quale attrasse un gran numero di aderenti, poiche’ il futuro dell’Associazione sembrava molto promettente e sembrava poter dare buoni guadagni in futuro. Alle nuove vittime, l’Associazione del Marchese promise: – “Al posto di terreno a 5 franchi l’ettaro, noi vi offriamo lo stesso terreno a 10 franchi l’ettaro e lo faremo fruttare per voi. Il ricavato vi verra’inviato a casa annualmente. Lavoratori reclutati in Asia, faranno il lavoro per voi”-.
Il successo che ebbe questo progetto, spinse il Marchese a lanciare altri due progetti: le “Distillerie e Zuccherifici della Nuova Francia e Miniere dell’Oceania”, che gli permisero la raccolta di nuovi fondi.
Decise inoltre, in modo da eliminare ogni dubbio sulla genuinita’ e prosperita’ delle sue imprese, di fondare una “istituzione caritatevole”, che attiro’ l’attenzione di un buon numero di volontari. Essi si presero la briga di curare la raccolta delle donazioni dei simpatizzanti della “Nuova Francia”, quali denaro, indumenti ed oggetti di vario genere.
Ora, poiche’ il successo dell’impresa del Marchese era ormai garantito, egli ritenne che il titolo di “Fondatore della Colonia” non fosse piu’ adeguato, percio’ si autonomino’ “Charles, Presidente dell’Oceania” e creo’un nuovo ordine di titoli nobiliari per i coloni, che potevano venire trasmessi di padre in figlio.
I nuovi titoli “Majorats” erano di prima, seconda e terza categoria, a seconda dell’area di terreno acquistato. Un “Majorat” di prima classe, corrispondeva a tremila ettari di terra ed avrebbe potuto essere acquistato con centomila franchi. Ma mise anche la ciliegina sul suo schema diabolico, per fare in modo che questo suo grande progetto potesse veramente apparire pieno di onesta’ ed integrita’ d’intenti, istituendo una vera e propria giurisdizione ecclesiastica per i territori da colonizzare.”
Zzzzzzzzzzzzzzz A questo punto, vengo travolta da una valanga di parole, che fuoriescono da due bocche infuocate, che hanno atteso fino ad ora per esplodere. Zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz I giovani, sono lividi di rabbia e trattengono a stento il loro sdegno. Zzzzzzzzzzzzzz.
Andrea sbotta –“ Ma come… Suppongo che un progetto di tale dimensione, doveva sicuramente essere stato realizzato da numeroso personale direttivo ed amministrativo, professionalmente qualificato, no?”-
Luciano parla con malcelata calma , -“ Ma e’ mai possibile che tutta questa gente non si fosse resa conto che si trattava di una truffa colossale e che la colonia immaginaria esisteva solo nella fantasia malata del Marchese? E’ possibile che qualcuno di loro fosse in buona fede? Ma e’ pazzesco… –“
-“ E come mai, ”- riprende Andrea, -“nessuno ha mai cercato di fermare il Marchese? Non ci vengano a dire che nessuno in alto loco sapeva cosa stava succedendo, vero?”-
Zzzzzzzz Andrea e Luciano, dopo aver dimostrato tutta la loro rabbia ed il loro disprezzo, tacciono, soppraffatti dall’emozione, mentre Andrea comincia a parlare, con calma e rassegnazione…-“ Eh, cari miei, i ricchi e potenti hanno sempre fatto tutto cio’ che volevano, senza venire mai controllati e tantomeno giudicati. -“ Comunque,”- interviene Bruno, -“ Ora, credo che vi leggero’ il testo del famoso “Manifesto”, intitolato: “Verso la nuova Francia”.
GLI EMIGRANTI COLONI – Previo pagamento di 3000 franchi. Una famiglia con qualsiasi numero di dipendenti ha diritto a:
1)-Un passaggio e vitto di terza classe. 2)-100 kg. di bagaglio per persona. 3)-Una casa di quattro stanze. 4)-20 ettari di terra buona. 5)-Vitto ed alloggio presso un albergo della colonia durante i primi otto giorni dallo sbarco. 6)-Una razione al giorno per persona per sei mesi. I bambini dai tre ai dodici anni riceveranno mezza razione. Al disotto di questa eta’ non riceveranno nulla. La distribuzione di queste razioni avra’ luogo due volte per settimana a giorni fissi per famiglia. 7)-Trasporti bagagli e installazione nella propria casa; la famiglia sfrutta la proprieta’ come desidera, puo’ usufruire dei consigli dell’amministrazione coloniale e procurarsi arnesi da lavoro, vestiti, ecc, a prezzi ordinari presso i negozi della colonia.
La famiglia, o associazioni di quattro persone non hanno alcun obbligo, dal momento che pagano 3000 franchi, eccetto l’impegno che consiste nel sottomettersi alle leggi e ai regolamenti coloniali. Quattro persone che si associano per un periodo minimo di cinque anni godranno gli stessi vantaggi di una famiglia.
GLI OPERAI AGRICOLI – Tutta la famiglia con qualsiasi numero di dipendenti, che paga 1200 franchi o tutti gli operai agricoli isolati che pagano 500 franchi, devono legarsi con un contratto di cinque anni come operai al servizio della Colonia. La madre, o la figlia maggiore al posto della madre, oltre che i bambini al disotto dei dodici anni non devono alcun lavoro all’amministrazione e sono liberi di lavorare in proprio per conto proprio. Col prezzo citato, avranno diritto a: 1)- Passaggio in terza classe. 2)-Vitto e alloggio per cinque anni. 3)- Dopo la scadenza del contratto, alla proprieta’ di una casa e di venti ettari di terra buona.
Durante questi cinque anni, l’operaio non ricevera’ paga regolare, ma una partecipazione agli utili che puo’ variare, a seconda della condotta e del suo lavoro, da 150 a 300 franchi l’anno e forse anche di piu’. Ma e’ impossibile determinare l’importo a questo riguardo a priori. Tutte le donne sole sono ammesse a questi stessi vantaggi per 400 franchi.
I PASSEGGERI – Con un pagamento di 1500 franchi per la prima classe, 1200 franchi per la seconda e 800 franchi per la terza, i passeggeri o viaggiatori con destinazione Port Breton, hanno diritto solamente al vitto durante la traversata.
Questi passeggeri sono liberi e non devono prendere alcun impegno con l’amministrazione, se non di rispettare le leggi e i regolamenti della colonia. Ed acquistare del terreno al prezzo corrente. Nel frattempo i lavoratori che non saranno in grado di provvedere al loro fabbisogno, potranno sempre lavorare per conto dell’Amministrazione, in attesa di essere in condizioni di lavorare per conto proprio o per conto di terzi.
Essi potranno inoltre acquistare dall’Amministrazione coloniale tante terre quanto desiderano, quando lo potranno fare o prenderle in affitto per il 15% circa dei prodotti del raccolto. Gli emigranti, gli operai agricolie i passeggeri di terza classe ricevono delle razioni equivalenti a quelle dei marinai francesi. Come misura generale e’ necessario che gli emigranti-coloni, gli operai agricoli e passeggeri presentino una domanda d’ammissione all’amministrazione coloniale sotto forma di richiesta allegando certificato di buona condotta.
I prezzi rispettivi delle categorie si liquidano il giorno della partenza al porto d’imbarco designato in anticipo per ciascuna partenza. N.B. Per informazioni rivolgersi a M.P. De Groote, Console Generale della Nuova Francia, 25 Rue de Berlot, Bruxelles o a M. Ch. De Basquinet, viceconsole generale, 227 Avenue Louise, Bruxelles.
Dato che riceviamo numerose lettere di richiesta d’informazioni alle quali il Consolato e’ invitato a rispondere giornalmente, gli interessati sono pregati di accludere alla loro lettera, una busta con indirizzo e francobolli per ricevere la risposta.
-“A questo punto, “- dice Bruno,”- vi potete rendere conto con che astuzia, malvagita’ ed avidita’ di denaro, il De Rays abbia studiato e stilato questo manifesto, che sembrerebbe un documento assolutamente legale, anche tenendo conto che nel 1800, pochissimi sapevano leggere e scrivere, specialmente nelle zone rurali. Ma ora credo che sia meglio andare a giocare la nostra partita di pallone. Ci scarichera’ anche un po’ la rabbia che abbiamo addosso. Continueremo questa storia prossimamente.
Zzzzzzzzzzzzzz I ragazzi se ne vanno e Zigzag, scioccata, vi saluta. Zzzzzzzzzz A presto! Zzzzzzzzz
