Conclusi i lavori della Presidenza del CGIE

Si sono conclusi alla Farnesina i lavori del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (Cgie), al termine di una settimana caratterizzata da incontri istituzionali e confronti sulle principali sfide delle comunità italiane nel mondo. La Segretaria Generale Maria Chiara Prodi, insieme ai componenti del Comitato di Presidenza, ha illustrato i risultati raggiunti.

“Il tema degli italiani all’estero non può essere confinato”, ha affermato Prodi, sottolineando come i 7,3 milioni di iscritti all’Aire rappresentino una risorsa preziosa per l’Italia. Tra le priorità del Cgie figurano la promozione della lingua e della cultura italiana, l’insegnamento della storia dell’emigrazione e la riforma dello stesso Consiglio, che sarà al centro delle discussioni di dicembre in vista del quarantesimo anniversario dei Comites nel 2026.

Durante i lavori è stato firmato un accordo con il Cnel e avviata una collaborazione più strutturata con le Regioni. Prodi ha richiamato anche l’importanza della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie e la necessità di garantire risorse adeguate per il funzionamento del Consiglio. Centrale anche il tema della cittadinanza: la Segretaria Generale ha ribadito l’urgenza di prorogare i termini di prescrizione per i minori, attualmente fissati al 31 maggio 2026.

La Vice Segretaria Generale per i Paesi anglofoni extraeuropei, Silvana Mangione, ha posto l’accento sulla dispersione linguistica tra i figli della nuova emigrazione, in particolare nei Paesi di lingua non romanza, e sui rischi legati ai dazi e alla delocalizzazione delle imprese italiane negli Stati Uniti. Giuseppe Stabile, Vice Segretario per Europa e Nord Africa, ha evidenziato la necessità di rendere più visibili e coordinate le misure adottate dall’Italia per favorire il rientro dei connazionali.

Altri interventi hanno segnalato criticità: Tommaso Conte ha denunciato la riduzione degli Enti gestori in Germania, Mariano Gazzola ha lamentato le esclusioni dal decreto flussi, mentre Gianluca Lodetti ha ribadito il valore dell’accordo con il Cnel, volto a rafforzare la capacità propositiva del Cgie anche in campo legislativo.

In chiusura, Walter Petruziello e Ricardo Merlo hanno richiamato l’attenzione sulla nuova legge sulla cittadinanza, ritenuta penalizzante, auspicando una revisione normativa che tenga conto delle esigenze delle comunità italiane nel mondo.