La cancellazione da parte dell’Australia dell’acquisto di sottomarini convenzionali francesi a favore di sub a propulsione nucleare, come parte dell’accordo di sicurezza AUKUS con Regno Unito e Usa, costerà ai contribuenti australiani fino a 5,5 miliardi di dollari. Il programma abbandonato è già costato almeno 2,5 miliardi di dollari comprese le spese di recesso previste dall’accordo con il francese Naval Group.
Testimoniando in un’udienza del Senato, il vice segretario del Dipartimento della Difesa Tony Dalton ha precisato che tali costi sono calcolati fino a fine febbraio e che il totale potrà essere molto più alto. “Siamo quindi in una situazione in cui i contribuenti pagheranno fino a 5,5 miliardi per sottomarini non esistenti?”, ha domandato la senatrice laburista Penny Wong. “L’accordo finale negoziato sarà attorno a quella cifra”, ha ammesso Dalton.
Il governo di Canberra ha cancellato lo scorso settembre un contratto da 90 miliardi di dollari per 12 sottomarini a propulsione diesel di progetto francese e fabbricazione in Australia, in favore dell’acquisto di sottomarini a propulsione nucleare come parte dell’accordo Aukus.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito “bugiardo” il primo ministro australiano Morrison, lamentando di non aver ricevuto alcun preavviso, quando è stato rivelato che l’Australia si sarebbe ritirata dall’accordo con Parigi. (ANSA)
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