Dall’Australia, alto profilo per il CGIE cercasi

Un incontro InterComites del 2017 con Maurizio Aloisi (NSW), Francesco Pascalis (VIC), Franco Papandrea (CGIE), Paola Cerrato (ACT), Mariangela Stagnitti (QLD&NT), Christian Verdicchio (SA), Vittorio Petriconi (WA), Enzo Sirna (Enti Gestori).

Sarebbe confermata per il prossimo 9 Aprile 2022 l’Assemblea Paese per l’Australia del CGIE a seguito della convocazione da parte dell’Ambasciata d’Italia a Canberra. La domanda sorge quasi spontanea: chi mandiamo a rappresentarci al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE)?

L’Assemblea, composta dell’elettorato attivo proveniente dai membri dei Comites d’Australia, sia essi eletti o cooptati, e dalle Associazioni operanti nelle varie circoscrizioni consolari, sarà chiamata ad eleggere un solo rappresentante per il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Il CGIE è stato istituito nel 1989 come organismo con funzioni consultive e propositive in materia di italiani all’estero nei confronti del governo italiano. 

La scelta del membro del CGIE per l’Australia dovrebbe ricadere su una persona che abbia esperienza nel campo delle politiche per gli italiani all’estero. 

È essenziale saper trattare gli argomenti al vaglio del CGIE, a partire dalla riforma degli organismi di rappresentanza, che possa rispecchiare ampiamente le aspirazioni delle comunità, non soltanto da un punto di vista organizzativo in loco, ma soprattutto a livello di coinvolgimento politico internazionale. 

Con la riforma del 2015, il numero dei componenti del CGIE è stato ridotto a 63, con un taglio da quattro seggi a uno soltanto per l’Australia. 

È aumentata la burocrazia, quindi chiunque venga eletto dovrà confrontarsi e saper far udire la voce degli italiani d’Australia. 

Al momento, il membro uscente è il prof. Franco Papandrea. Già uno dei quattro componenti eletti nel 2004, prima della riduzione ad un solo membro alle elezioni del 2015, professore emerito di comunicazione e direttore dell’Istituto di politica dei media e della comunicazione presso l’Università di Canberra, Papandrea vanta una vita passata come accademico e dirigente di vari dipartimenti del governo federale australiano. 

Papandrea ha annunciato la sua ricandidatura, al fine di continuare il lavoro di supporto delle comunità italiane d’Australia in varie materie tra cui la rappresentanza attraverso i Comites, le problematiche legate agli enti promotori di lingua e cultura italiana.

Tra le candidature ci sarebbe anche Mariangela Stagnitti, ex presidente di lungo corso del Comites del Queensland e del Northern Territory e per 22 anni componente del Comites. Di professione banchiera, con mansioni di Mobile Relationship Manager presso la Bendigo Bank. 

Impegnata nell’assistenza ai nuovi arrivati, Mariangela ha creato la pubblicazione “Prima Fermata Queensland”, una guida per la nuova mobilità. Ha inoltre dato vita all’Italian Business Women’s Network Australia, un canale per ispirare, responsabilizzare e collegare le donne del patrimonio italiano sia a livello personale che professionale.

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