Direttore dell’IIC di Sydney Lillo Guarneri torna in Italia

In servizio a Sydney dal 2017, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Sydney farà ritorno a Roma nei prossimi giorni, portando a termine un mandato in Australia durato quattro anni e mezzo.

Lillo Guarneri è nato in Sicilia e prima di entrare in servizio al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel 2000, è stato procuratore legale e funzionario del Ministero della Giustizia.  Ha diretto gli Istituti Italiani di Cultura di San Paolo e Madrid prima di approdare downunder.

Come funzionario del Ministero degli Affari Esteri con mansioni di vice-console addetto per gli affari culturali, Guarnieri ha guidato l’IIC di Sydney con i Consoli Arturo Arcano e Andrea De Felip.

L’Istituto di Sydney diretto da Guarneri ha curato attività all’interno di una competenza territoriale molto vasta composta da quattro stati dell’Australia e l’intera Nuova Zelanda. Una delle priorità del suo mandato è stata quella di decentralizzare l’attività fuori dalla città di Sydney, in territori dove vi è grande sete di cultura italiana a fronte di un’offerta più limitata di eventi.

L’IIC ha quindi organizzati eventi nelle zone interne dello Stato del New South Wales, nella capitale federale Canberra, nel Queensland, nei remoti territori del Nord Australia, e in varie città  della Nuova Zelanda.

La promozione svolta dall’Istituto negli ultimi anni ha incluso il tour mondiale dei vincitori di Sanremo Giovani 2019, tenutosi al prestigioso City Recital Hall di Sydney, con oltre 1700 spettatori; la partecipazione a tanti festival di Cinema con film, attori e registi, come ad esempio Mimmo Calopresti o Laura Bispuri, la presentazione in Istituto del concerto tenutosi all’Opera House e diretto dal Maestro Riccardo Muti; e l’evento, sempre in Istituto, con i primi ballerini alla Scala di Milano Nicoletta Manni, e Timofej Andrijashenko, come pure il concerto di tributo a Franco Battiato nel 2022.

Al direttore Lillo Guarneri un buon ritorno nella madrepatria, in attesa di un successore alla guida dell’Istituto.

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