Una giornata intensa di lavori, che ha provato la pazienza di 85 “grandi elettori” il cui compito era di eleggere il membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Il CGIE è l’organismo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi che interessano le comunità all’estero, rinnovato ogni 5 anni subito dopo l’elezione dei Comites.
Il corpo elettorale riunito in una “Assemblea Paese” è stata convocata dall’Ambasciata d’Italia giorno sabato 9 aprile 2022 presso il Centro Culturale Italiano a Canberra. Ai partecipanti sono concessi rimborsi per viaggio, vitto e alloggio e da una stima approssimata, l’esercizio di questa riunione democratica è costato almeno $50,000.
Ma entriamo nel dettaglio dei lavori. Gli elettori sono stati convocati per le ore 9.00 del mattino presso la sede del Centro Culturale. Dopo le verifiche di rito, gli elettori hanno preso posto e si è proceduto all’istituzione di un comitato di presidenza dell’Assemblea e alla consegna del materiale per l’istituzione del seggio. Ha dato il benvenuto il Dott. Roberto Rizzo, Chargé d’Affaires a.i. dell’Ambasciata.
La sera prima dell’Assemblea, si era svolto l’insediamento dell’Intercomites, organismo di raccordo e coordinamento dei presidenti dei Comites d’Australia. Nell’ambito di questo incontro, i presidenti dei Comites avevano deciso di avanzare una proposta, poi accettata dall’Assemblea, che ha portato all’istituzione di un comitato di Presidenza di 4 componenti, di cui 2 Presidenti dei Comites e 2 delegati delle associazioni.
Il Comitato di Presidenza votato per alzata di mano è stato composto da Ubaldo Aglianò (Presidente – Victoria), Marinella Marmo (Vice-Presidente – South Australia), Maria Maruca (Segretario – Queensland) e Francesca Ranazzi (Segretario – New South Wales).
Intervistato durante la pausa prima della chiamata, il Presidente Agliano si è complimentato “per l’ordine che nel contesto di una seduta del genere potrebbe sembrare un’eccezione, ma devo ammettere che ho visto molta maturità nei grandi elettori.”
La vice-presidente Marmo ha osservato che “nel seggio è presente una grande esperienza. Tutti si sono comportati in maniera rispettosa, accettando anche la proposta fatta per l’istituzione del comitato di presidenza, che rappresenta una diversità non soltanto per esperienze migratorie ma anche professionali.”
I candidati per l’elezione sono stati Paolo Buralli (non presente all’Assemblea), Francis Panucci, Francesco Papandrea e Mariangela Stagnitti, ai quali la presidenza ha concesso un intervento di 10 minuti più 5 minuti per rispondere a domande da parte degli elettori.
L’intervento di Panucci si è concentrato sulla “collaborazione con le associazioni,” e l’impegno a “lavorare nella più aperta trasparenza e onestà.”
Inoltre, Panucci ha discusso in merito alla “lingua e cultura italiana quando le leggi sono fatte in Italia per tutte le comunità all’estero senza tenere conto della diversità e delle necessità dei singoli paesi, come l’Australia.”
Franco Papandrea, membro uscente, ha ricordato di “essere uno di voi”, affermando che “il mio impegno a sostegno della comunità italiana è maturato con il servizio nel Comites e nel CGIE”. Dopo aver spiegato il ruolo del CGIE, Papandrea ha aggiunto che “la rappresentanza politica, tra cui i Comites, il CGIE stesso e la circoscrizione estera sono veramente minacciati” e se eletto “intendo continuare a lottare per la rappresentanza, per i più deboli come fatto durante la pandemia” e per “scongiurare la chiusura dei servizi e dei contributi per la collettività.”
Mariangela Stagnitti, nel suo discorso di presentazione ha rievocato come “il CGIE quale strumento importantissimo, deve essere a contatto con la comunità, conoscere, suggerire, e garantire una rappresentanza totale.”
Stagnitti ha aggiunto che “lotterò per ciò che è giusto e utile per la comunità, promuovendo l’importanza della rappresentanza, progetti a livello nazionale per coinvolgere i Comites e istituire incontri regolari per risolvere criticità sorte.”
I presidenti dei Comites presenti hanno elogiato in maniera unanime la compostezza degli interventi e della gestione dei lavori. Simone Trentino (Comites QLD e NT) ha parlato di “un’ottima impressione soprattutto in merito all’efficienza dell’Assemblea sia nell’esposizione dei programmi dei candidati” per poi auspicare che “la scelta possa ricadere sul candidato capace di influenzare le nostre istituzioni e dare maggiore voce agli italiani d’Australia soprattutto nella materia della rappresentanza.”
Francesco Abbonizio (Comites WA) ha aggiunto che “la programmazione di ieri sera è stata importantissima. I candidati hanno tutti un programma valido, anche se viene qualche dubbio su chi vorrebbe svolgere un ruolo al CGIE che si sovrappone a quello dei Comites e di altre realtà che già esistono e devono invece essere valorizzate maggiormente.”
Franco Barilaro (Comites ACT), in qualità di presidente ospitante, ha esortato l’Assemblea. “Ci siamo attenuti alle regole e alla trasparenza. Devo dire che avendo letto i programmi di ognuno dei candidati mi ero già fatto un’idea di chi scegliere. Tutti sono validi e hanno conoscenza delle collettività italiane d’Australia.”
Luigi Di Martino (Comites NSW), ha commentato i lavori e le tematiche discusse, affermando che “le idee dei candidati sono tutte valide, ed il tema di fondo comune è quello della rappresentanza italiana, sia che si stanno mettendo in discussione istituzioni come i Comites nel mondo che la rappresentanza dei paesi anglofoni oltre che quella parlamentare per la circoscrizione.
Con i presidenti dei Comites abbiamo inoltre parlato di emergenza della lingua italiana, pensando a strategie nuove che vanno oltre il soft power tradizionale degli Istituti di Cultura, le Dante Alighieri e gli enti gestori, rendere l’italiano la lingua del business e di interazione per gli italiani di seconda e terza generazione.”
Alle ore 13.18, dopo lo spoglio dei voti è stato proclamato eletto il Prof. Francesco Papandrea, che inizia il suo terzo mandato come rappresentante del CGIE per l’Australia.
Il Presidente Aglianò ha infine ringraziato l’Assemblea, che è stata un’occasione per riunire la collettività italiana, scambiare idee e incanalare obiettivi comuni per il presente e i prossimi 5 anni.
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