Il deputato Fabio Porta ha partecipato all’assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio dei lavori di questo organismo rappresentativo degli italiani residenti all’estero. Ha però sottolineato che un anno è stato perso, durante il quale il Consiglio in collaborazione con il Parlamento avrebbe potuto lavorare su alcune riforme urgenti e necessarie per migliorare il rapporto tra l’Italia e gli italiani nel mondo. Porta ha evidenziato la necessità di riformare il meccanismo di voto per gli italiani all’estero, ritenendolo ormai inadeguato e incapace di garantire un voto universale e sicuro.
Secondo il deputato, queste azioni sono importanti non solo per tutelare i diritti degli italiani all’estero, ma anche per il bene dell’Italia stessa. Le comunità italiane all’estero potrebbero contribuire immediatamente all’occupazione, alla lotta contro la recessione demografica e lo spopolamento, nonché agli scambi culturali e commerciali. Per raggiungere questi obiettivi, Porta ha suggerito di ampliare il sistema dei visti per gli italiani all’estero, rafforzare entità come i patronati e promuovere accordi tra scuole e università.
Riguardo alla cittadinanza, Porta ha dichiarato di non sostenere una posizione tifosa tra le diverse forme di “ius”, al contrario, sostiene che l’Italia abbia bisogno di una cittadinanza inclusiva in cui le nuove generazioni degli italiani all’estero e gli stranieri nati in Italia contribuiscano insieme alla crescita e allo sviluppo del paese. Porta ha sottolineato anche la necessità di intervenire sul piano legislativo, aggiornando accordi ormai obsoleti come quelli sulla sicurezza sociale e normative che presentano limiti evidenti, come quella che regola i contributi alla stampa italiana all’estero.
Non è più accettabile che ambasciatori o Comites abbiano il potere di veto e censura sulla stampa libera, come è successo nel caso del quotidiano Gente d’Italia e del settimanale australiano Allora!. Concludendo il suo intervento, il deputato del Partito Democratico si è mostrato ottimista sul futuro, sottolineando che ci sono molte cose da fare, ma se lavorate insieme possono essere realizzate bene e rapidamente.
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