Nuovi dati Istat per gli italiani all’estero

Secondo le stime provvisorie dell’Istat, al 31 dicembre 2024 gli italiani residenti all’estero sono saliti a 6,38 milioni, con un incremento del 4% rispetto all’inizio dell’anno. 

Il fenomeno è spinto da un saldo migratorio positivo (+103mila) e dall’aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana (121mila, +4,4% sul 2023), in gran parte per discendenza iure sanguinis, soprattutto in Brasile e Argentina. 

Le nascite all’estero (oltre 27mila) superano i decessi (circa 8mila), con un saldo naturale positivo di 19mila unità.

La maggioranza degli italiani all’estero vive in Europa (54%) e in America (41%), con concentrazioni significative in Argentina, Germania, Brasile, Svizzera e Francia. 

L’età media degli espatriati è di 32,8 anni, mentre quella dei rimpatriati è di 35,3. 

Gli espatri si sono intensificati nel 2024 (156mila, +36,5%), anche a causa delle sanzioni per mancata iscrizione AIRE. 

Le principali destinazioni sono Germania, Spagna, Regno Unito, Svizzera e Francia. I rimpatri, invece, sono diminuiti (53mila, -14,3%).

Le migrazioni secondarie, cioè tra Paesi esteri, sono state oltre 49mila, con la Spagna come meta principale, seguita da USA, Regno Unito, Svizzera e Germania. Solo un terzo degli italiani residenti all’estero è nato in Italia, con una forte incidenza di nati all’estero in America Latina. L’età mediana dei nati in Italia è di 55 anni, contro i 39 dei nati all’estero.

Le città con la maggiore presenza di italiani sono Londra (386mila), Buenos Aires (335mila) e San Paolo (271mila). 

La Lombardia è la prima regione di partenza e anche la prima di rientro. L’emigrazione italiana all’estero, antica ma ancora attuale, si conferma in crescita e in trasformazione.