Intervento alla prima plenaria del CGIE, il Professor Franco Papandrea, eletto per l’Australia, ha fatto presente che i noti ritardi nell’approvazione dei progetti di promozione della lingua italiana e nell’erogazione dei relativi contributi stanno mettendo in grave difficoltà finanziaria gli promotori dell’emisfero australe il cui anno scolastico inizia a gennaio anziché a settembre-ottobre. A dire del Professore, “gli enti gestori sarebbero quindi costretti a sostenere l’intero costo dei progetti per gran parte dell’anno senza alcuna garanzia di contributo da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci). Occorre quindi rivedere al più presto il rapporto tra la presentazione e l’approvazione dei progetti.” Papandrea ha inoltre fornito anche una valutazione personale, sottolineando che “nel caso in cui un ente non sia in grado di coprire con risorse proprie la riduzione del contributo ministeriale per completare il progetto, dovrà ridurre l’attività progettuale senza modificarne la natura, mantenere la percentuale del contributo ministeriale invariata rispetto alla versione precedente e rispettare i limiti stabiliti per le spese amministrative e promozionali.”
Related Articles
La burocrazia affossa il turismo di ritorno
Il CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) ha pubblicato un’informativa a favore delle collettività italiane all’estero, che annuncia “l’ingresso gratuito a musei, aree e parchi archeologici gestiti dallo stato per cittadini italiani all’estero iscritti all’AIRE […]
Intervista all’ex-presidente Aloisi:“Comites? Mai scesi a tanta indecenza”
“Quello che è successo nell’ultima riunione è gravissimo…” sono state le prime parole dell’ex-presidente e attuale consigliere del Comites, Maurizio Aloisi, sentito per alcuni commenti dalla redazione di Allora! a seguito degli scontri nell’ultima seduta […]
“Cambiarono prima il giudice e subito dopo la legge”
Che bisogno c’era di invitare a Canberra tutti i componenti dei Comites d’Australia e solamente una parte dei presidenti delle Associazioni? La scelta delle Associazioni “privilegiate”, da quanto si è appreso dagli addetti dell’amministrazione, è […]
Be the first to comment