Zazo torna a Kiev, riaperta l’ambasciata

L’Italia ha riaperto la sua ambasciata a Kiev e “lunedì sarà pienamente operativa”. L’annuncio è arrivato nel pomeriggio dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “L’ambasciatore Zazo è rientrato a Kiev da Leopoli, dopo un viaggio di 10 ore”.

Il ritorno del diplomatico italiano era atteso subito dopo Pasqua, ma l’ambasciatore “è già operativo e dalla prossima settimana sarà al lavoro con le istituzioni ucraine per la diplomazia e per arrivare almeno a un cessate il fuoco – ha aggiunto Di Maio, ricordando che l’ambasciata italiana era stata – tra le ultime a lasciare la capitale ucraina ed è ora tra le prime a tornarci”. 

In un video collegamento dall’Unità di crisi, il titolare della Farnesina ha poi ringraziato Zazo e il suo staff “per il coraggio e la dedizione”, anche nel lavoro svolto a Leopoli in queste settimane: “C’erano 2000 italiani” da evacuare, “ne sono rimasti 139”. Il ritorno a Kiev “è il simbolo dell’Italia che crede nel dialogo”, ha insistito il ministro, spiegando che riaprire l’ambasciata significa “essere vicini alle autorità ucraine ma anche perseguire la strada della giustizia per i tanti civili uccisi”. Nei prossimi giorni Zazo sarà in visita proprio in quelle aree attorno alla capitale dove la ritirata dei russi ha fatto emergere violenze, morte e orrori di ogni genere. “Le atrocità sono sotto gli occhi di tutti. Ci sono civili e bambini uccisi, uno scenario apocalittico”. 

Nel frattempo, ha insistito Di Maio, “bisogna far ripartire il processo di dialogo tra Ucraina e Russia. L’auspicio del ministro italiano è che si possa “convincere i russi a un cessate il fuoco almeno per la Pasqua ortodossa, che cade una settimana dopo la nostra”, il 24 aprile. E poi, più a lungo termine ma il prima possibile, “arrivare a una conferenza di pace”. Per farlo “dobbiamo sempre mantenere un dialogo con la Russia”. 

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