Proteste a Pisa: Mattarella critica l’uso dei manganelli, la maggioranza respinge le accuse

Le immagini scioccanti dei giovani manifestanti colpiti dagli agenti a Pisa hanno suscitato una reazione inusuale da parte del Presidente Sergio Mattarella. In una mossa insolita, Mattarella ha chiamato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sottolineare che l’autorevolezza delle Forze dell’ordine non deve basarsi sull’uso dei manganelli, ma sulla capacità di garantire la sicurezza rispettando la libertà di manifestare opinioni pubbliche.

La dichiarazione del capo dello Stato si conclude con la forte presa di posizione: “Con i ragazzi, i manganelli esprimono un fallimento.” Questo posizionamento netto è in linea con le critiche dell’opposizione, che ha condannato la gestione “muscolare” delle manifestazioni imputando la responsabilità al governo di centrodestra.

La maggioranza respinge vigorosamente le accuse. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dichiara: “Le forze dell’ordine non si toccano.” Fratelli d’Italia accusa la sinistra di sostenere i violenti. Nel frattempo, il ministro dell’Interno avrà un incontro con i leader sindacali lunedì per discutere del diritto a manifestare, ribadendo che deve essere garantito a tutti.

Dal Viminale, tuttavia, fanno notare che le parole di Mattarella sono state condivise dal ministro dell’Interno, il quale ha respinto l’accusa di un presunto disegno politico per reprimere il dissenso. Tuttavia, in corso sono riflessioni e verifiche sulla gestione delle manifestazioni, ammettendo che qualcosa è andato storto quando vengono colpiti studenti minorenni e madri inermi.

L’opposizione interpreta la situazione come un’eccessiva volontà dell’esecutivo di Meloni di gestire le manifestazioni senza riguardi. Le parole di Mattarella sembrano rafforzare questa percezione. Il capo dello Stato ha già detto la sua, mentre l’opposizione chiede al governo di esprimersi sulla gestione dell’ordine pubblico e sul clima di repressione che ha superato il limite.

La maggioranza, tuttavia, respinge le accuse e ribalta la situazione, sostenendo di difendere le regole democratiche. FdI dichiara che la sinistra, che spalleggia i violenti, è la causa dei disordini. Tajani sottolinea che se ci sono responsabilità, il ministro le valuterà e prenderà provvedimenti, ma le Forze dell’ordine non devono essere toccate. La Lega difende gli agenti, sottolineando che chi protesta pacificamente non ha nulla da temere.

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