Avvenuto passaggio di consegne ora avanti per i connazionali

Qualche giorno addietro sono avvenute le consegne tra il ComItEs del NSW da me presieduto fino alle elezioni dello scorso 3 dicembre 2021 e la nuova amministrazione che dovrà rappresentarci per i prossimi 5 anni.

Devo ammettere che si è trattato di un incontro tecnico ben gestito, dove tutti hanno trovato modo di prendere atto della grande professionalità con cui è stato amministrato il ComItEs in questi anni difficili e dove non sempre la comunità rappresentata e le autorità hanno trovato le convergenze richieste dalla complessità dei casi.

Ho gradito molto la presenza di membri del nuovo esecutivo, che ringrazio per il loro ascolto durante tutta la riunione durata circa due ore e mezza. Mi sono associato al commento positivo del rappresentante consolare, che si è anch’ella congratulata per il modo in cui si sono svolti i lavori di passaggio delle consegne e per tutto quello che riguarda l’amministrazione specialmente da un punto di vista contabile.

Personalmente, ho apprezzato il riguardo dei presenti per il lavoro svolto dalla Tesoriera Maria Grazia Storniolo in questi anni, con costanza, determinazione e soprattutto profonda onestà, evidente non per intuizione ma con documenti alla mano presentati e relazionati in modo chiaro ed esauriente dalla stessa Storniolo. Molte le domande a cui si è risposto con la documentazione e le relazioni preparate dall’esecutivo uscente e anche la sfida a continuare con la stessa laboriosità per il futuro, in uno spirito di collaborazione sui nodi amministrativi che non verrà meno da chi ha avuto modo di accumulare una comprovata esperienza, anche se non sempre apprezzata.

La gestione di un ComItEs non è facile e non si impara a scuola. Molto è cambiato da quando bastava un foglietto scritto a penna. Tra leggi, normative, circolari e indicazioni ministeriali, amministrare il ComItEs è un lavoro a tempo pieno. Più volte, alcuni di noi hanno indicato che sarebbe opportuno che le nostre autorità organizzassero dei corsi di formazione per i componenti dei ComItEs, considerato che ci sono molti rappresentanti al primo incarico. Non mi sembra che ci sia questa prospettiva almeno in tempi brevi ma almeno ce lo auguriamo e speriamo che anche il CGIE si faccia promotore di questa necessità.

Infine, si apre ora la strada per cercare di dare risposte alle esigenze dei connazionali nell’interesse collettivo ed eliminando qualsiasi possibilità di interessi personali o di organizzazioni che potrebbero cercare di affermarsi attraverso il ComItEs o fare pressioni dall’esterno ai singoli membri. Siamo e dobbiamo rimanere un ente indipendente, responsabile e trasparente, per continuare ad essere voce critica e attenta che rappresenta l’intera collettività italiana del NSW e non esclude altri soltanto perché la pensano in modo diverso.

Auspico che il ComItEs si ponga come obiettivo il 2027, cioè l’anno in cui scadrà il mandato appena iniziato. Se sapremo costruire, avremo costruito insieme. Se falliremo, non fallirà soltanto chi sarà stato presidente o altro, ma fallirà la rappresentanza e avremo messo ancora più a rischio la coesione ed il progresso della nostra variegata comunità.

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