Console in uscita

Tra speranze, delusioni, e “cari amici” virtuali, esce di scena un console straordinario, un gigante tra gli uomini, una luce nel buio diplomatico. Chi può dimenticare le sue gesta epiche, i discorsi accesi, la sua innata capacità di trasformare ogni situazione in un dramma shakespeariano? Di solito, al termine del suo mandato, un console si prepara per un trasferimento.

Dopotutto lui stesso si autodefinì “uno zingaro privilegiato”. Se ha svolto bene il suo lavoro, una nuova sede sfavillante lo attende; talvolta un prestigioso incarico d’ambasciata a Washington, Parigi, Londra, oppure il ritorno alla Città Eterna. Il trasferimento, oh, che momento emozionante! Non sempre la destinazione è glamour come sperato, ma forse il Ministero si è chiesto: dove possiamo collocare il nostro gioiello diplomatico?

Magari in un luogo dove l’arte, la cultura, e l’eleganza siano all’unisono con le sue abilità diplomatiche, oppure in un remoto villaggio dimenticato da tutti? Ma come si suol dire, ogni uccello trova il suo ramo, e in questo caso, sembra che il Ministero abbia finalmente individuato il ramo più adatto per il nostro console. Non possiamo affermarlo con certezza, ma possiamo sicuramente riflettere “affettuosamente” su questi lunghi anni di servizio.

Il mondo ha bisogno di un diplomatico che possa risolvere le crisi internazionali con il tocco magico di un “caro amico” virtuale. In fondo, nella vita, ricordiamo sia chi ha fatto bene che chi ha deluso. Il console, sia in positivo che in negativo, sarà sicuramente ricordato. Forse i suoi “carissimi amici” lo rimpiangeranno, ma fortunatamente esiste la tecnologia che offre modi sorprendenti per rimanere in contatto anche a distanza.

Parlando di distanza, sembra che questa sia una parola chiave nel futuro del console. Finalmente una gioia: sarà trasferito in un luogo più adatto alle sue “uniche” capacità. Non avendo avuto la gioia di conoscerlo personalmente, non posso sapere se il “privilegiato” abbia doti diplomatiche o forse sia fornito di una notevole abilità per operare dietro le quinte, ma sono certo che il nuovo impiego gli offrirà l’opportunità di brillare in tutto il suo splendore.

In bocca al lupo, grande console! Che il cammino nel vasto deserto della diplomazia remota sia illuminato da una luce folgorante e che possa continuare a diffondere la sua aura unica, anche se il resto del mondo probabilmente si starà chiedendo: “Ma chi diamine è quel console, comunque?”

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