Abituati alla consueta conferenza stampa delle 11:00 con Lady Gladys, il più timido Dominic Perrottet che appare alla popolazione con meno costanza e con tono decisamente più pacato del suo predecessore, stenta a far credere che non si tratti di una vera e propria emergenza di dimensioni apocalittiche.
Omicron incalza con oltre 30,000 positivi al giorno, almeno dalle cifre ufficiali – dati che comunque non sono attendibili come precisato dalle stesse fonti governative a causa della non computazione dei test antigenici rapidi fin quando non sarà aggiornato il portale Service NSW.
Nei prossimi giorni dovrebbe essere introdotto un sistema di autodichiarazione di positività da poter compilare da casa quando si è risultati positivi ad un test antigenico rapido, senza più bisogno di effettuare un test diagnostico Covid-19 del tipo PCR.
Superati i record di sempre, con 2,000 ricoverati e 18 morti in un solo giorno, tra cui anche un bambino sotto i 5 anni. L’unico indicatore che ancora rimane abbordabile è rappresentato dalla terapia intensiva, per ora giunta a quota 160.
Chiusi fino a nuove disposizioni molti centri di analisi Covid-19 in tutto il NSW, dopo che centinaia di risultati di cittadini a cui era stata inviata una notifica negativa sono invece risultati positivi al virus. NSW Health non ha ritenuto opportuno aprire siti aggiuntivi per soddisfare la domanda di test nelle aree particolarmente affette dalla variante Omicron.
Il Primo Ministro Scott Morrison ha escluso la fornitura di test antigenici rapidi universali gratuiti nonostante le segnalazioni di forti aumenti dei prezzi. Scorte limitate e difficoltà di reperimento dei test rapidi hanno indotto soggetti positivi a circolare liberamente in tutto il Paese alla disperata ricerca di un kit. Alcuni rivenditori si sono rivolti ad app per la consegna di cibo per vendere i test, a volte a prezzi gonfiati.
Dal canto suo, il premier Dominic Perrottet ha affermato che lo stato ha procurato 50 milioni di test antigenici rapidi che saranno immessi nel mercato nelle prossime settimane per colmare la richiesta. Oltre 50 milioni di test sono già stati commercializzati, portando il totale di test acquisiti a circa 100 milioni.
Rimane l’incognita scuola e si torna a discutere circa la didattica a distanza almeno per le classi di esame, anche se il governo del NSW ha reso noto che non ci sarà alcuna variazione sulla data di inizio delle classi previste a cavallo tra l’ultima settimana di gennaio e la prima di febbraio. La conferma di nessuna variazione è giunta anche dai politici federali. Per scongiurare il peggio negli istituti scolastici, in tutti gli stati e territori, è iniziato il programma di vaccinazione di tutti i bambini dai 5 agli 11 anni.
Situazione critica anche negli ospedali e nei supermercati, con sostanziali carenze dei beni di prima necessità. Il governo ha introdotto delle esenzioni dall’isolamento per il personale sanitario, gli operai dei settori logistici e alimentari che vengono classificati come “contatti stretti”. I lavoratori essenziali anche se venuti in contatto con un caso infetto potranno comunque infrangere l’isolamento e tornare a lavoro purché non presentino sintomi di Covid-19.
La situazione, almeno per il momento, non sembra migliorare e benché fonti sanitarie avvertono che la variante Omicron sia più lieve, il Direttore Sanitario Nazionale Paul Kelly ha chiesto a tutti gli australiani di rimanere vigili e non sottovalutare i possibili aggravamenti di salute dovuti alla nuova variante.
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