Manca meno di un mese alla “Norton Street Italian Festa” e ancora nulla sulla targa stradale inaugurata a giugno dello scorso anno. Non solo non è stata posizionata da qualche parte per aggiornare l’ignaro visitatore, ma pare sparita dalla circolazione.
Da quella fredda serata di giugno, quante cose sono cambiate: Darcy Byrne è di nuovo sindaco dell’Inner West dopo essere stato destituito, Francesco Giacobbe è stato riconfermato Senatore e Anthony Albanese da leader dell’opposizione è diventato primo ministro… ma la targa?
Negli anni ’50 e ’60 Leichhardt divenne un’area commerciale consolidata per una varietà di imprese italiane, tra cui agenti immobiliari e di viaggio, agenti fiscali, autoscuole, studi legali, pasticcerie, negozi di articoli da regalo e da sposa, macellerie e gastronomie, negozi di mobili e abbigliamento, così come ristoranti e caffè.
Forse negli anni ’60 un cambio di nome sarebbe stato più opportuno, a ora che… camminando lungo Norton Street, trovi due o tre ristoranti italiani mentre gli altri sono per lo più asiatici, le cose sono cambiate. Cambiare un nome non significa cambiare la zona, rigenerarla, farla rivivere.
L’area ribattezzata copre Norton Street, da Parramatta Road a City West Link, e Marion Street, da Hawthorn Parade fino alla Balmain Road ed è stata ufficialmente ribattezzata nel giugno 2020.
Un anno per fare la targa… ma ora chi l’ha vista?
L’Inner West Council ha collaborato con il governo italiano, varie organizzazioni locali e le imprese italiane di Leichhardt per portare nuova arte pubblica, segnaletica ed eventi importanti nel vecchio quartiere per celebrarlo come la Piccola Italia in Australia.
Ma poi venne il famigerato Covid-19 che oltre alla memoria ha fatto dimenticare anche la targa.
Oggi è domenica. Ho deciso di cercare la targa, perché sono sicuro che da qualche parte l’avranno messa.
Percorrendo il decumano che da Parramatta Road porta all’inizio del West Link, e Marion Street, passando per MarketTown e il campo sportivo di Lambert Park, fino a Hawthorn Parade… e dalla vecchia Town Hall alla Balmain Road… niente. Non ho trovato niente.
Corrono voci che se la sia portata a casa… ma non è vero, ha lasciato l’aula prima della consegna. Ad essere sincero un pensierino ce l’avevo fatto, starebbe bene appesa al muro… assieme alle altre targhe di posti ormai spariti, dissolti nel nulla, come la nostra Leichhardt dei gloriosi anni ’60.
Sono passato anche vicino a San Fiacre, non si sa mai. Forse l’hanno messa qui? Fuori dalla casa dei Cappuccini? nel piazzale della chiesa? No, non c’è. Dalla chiesa i pochi fedeli stanno intonando una canzone, la messa sta terminando e devo affrettarmi a sparire… non vorrei farmi scoprire in flagrante.
Forse la targa l’ha presa a prestito il Commendatore? No… me lo avrebbe detto anche se ultimamente non mi racconta più le sue conquiste.
Manca un mese tondo tondo… si può trovare in un mese? Non ci sono più scuse, il sindaco è consolidato, il Senatore raggiunge il suo scranno a Montecitorio e chissà se Albo farà una capatina alla “Festa” come era solito fare quando era uno di noi…
Comincia a piovere. Già è triste di suo la vecchia e cara Leichhardt, con il suo bel Forum deserto, la Norton Street con tanti bei negozi multiculturali, con i controllori dei parcheggi sempre all’erta… e tanti ricordi.
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