Tra gli austeri palazzi vittoriani soffocati dei grattacieli di vetro e acciaio, spunta un cono decorato con palle colorate che, con tanta fantasia, il comune di Sydney chiama albero di Natale. Ricordo quando, non molti anni addietro, l’albero era un albero, un abete, decorato con tante candeline e tanti pacchi dono. Un signore, più o meno della mia età, si avvicina e mi dice: “Senza Cristo, non è Natale”. Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio pensiero.
Natale per me significa pace, una festività associata allo stare in famiglia, eventualmente scambiare regali, trascorrere ore serene e godere di qualche giorno di vacanza dal lavoro. Se poi qualcuno vuole fare il presepio, come una volta, ben venga, ma ormai non lo fanno più nemmeno dai Cappuccini.
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