La leader di Fratelli d’Italia ha accettato l’incarico di formare il nuovo governo, conferito dal presidente della Repubblica Mattarella, e ha letto la lista dei ministri che comporranno il suo esecutivo.
Il 68° esecutivo della Repubblica italiana nasce a soli 26 giorni dalle elezioni politiche e la leader Giorgia Meloni, dopo aver accolto l’incarico senza riserva, ha annunciato la composizione del suo esecutivo, il primo nella storia italiana ad essere guidato da una donna.
Come sancito dalle elezioni, a governare sarà la coalizione di centrodestra imperniata su Fratelli d’Italia e composta da Lega, Forza Italia e Noi Moderati.
“Sapete che è molto curioso questo fatto, oggi è un cerchio che si chiude. Ho cominciato a fare politica il giorno dopo la strage di via D’Amelio: adesso salgo questa scala e ci sono le immagini di Paolo Borsellino”. Lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato, Giorgia Meloni, lasciando Montecitorio, in merito alle fotografie esposte alla Camera in occasione dell’iniziativa “A testa alta”, a 30 anni dalle stragi in cui furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e a 40 anni dagli omicidi di Pio La Torre e di Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “ha ricevuto l’onorevole Giorgia Meloni alla quale ha conferito l’incarico di formare il governo.
L’onorevole Meloni ha accettato l’incarico e ha presentato al presidente l’elenco dei ministri”. Lo ha annunciato il segretario generale della Presidenza del Consiglio, Ugo Zampetti, al termine del colloquio fra il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e l’onorevole Giorgia Meloni.
Il giuramento del nuovo governo è avvenuto sabato, 22 ottobre, alle ore 10 con il rituale della campanella.
Il centrodestra si era presentato compatto al Quirinale. “Siamo pronti perché vogliamo procedere nel minor tempo possibile” aveva affermato la presidente di Fratelli d’Italia. “La delegazione di centrodestra ha incontrato Mattarella ed insieme abbiamo convenuto sulla necessità di dare un nuovo governo al Paese nel minore tempo possibile, perché le urgenze sono moltissime” ha detto ancora. “Tutta la coalizione ha dato una indicazione unanime, come rappresentanza parlamentare, proponendo la sottoscritta per il mandato di formare il nuovo governo. Ora attendiamo le indicazioni del presidente della Repubblica” ha aggiunto Meloni che ha anche ringraziato Mattarella “per il suo magistero in un momento così particolare della storia del Paese”.
“Con spirito di collaborazione rivolgo i migliori auguri al nuovo governo che domani mattina con il giuramento inizierà il suo lavoro”. A dirlo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver conferito l’incarico di formare il nuovo governo a Giorgia Meloni.
“Questa volta il tempo” per la formazione del governo “è stato breve ed è passato meno di un mese: è stato possibile per la chiarezza dell’esito elettorale” ha detto il presidente della Repubblica. “E’ necessario procedere velocemente” nella formazione del governo “alla luce delle condizioni interne ed internazionali che necessitavano di un governo nella pienezza delle sue funzioni”, ha aggiunto.
Il governo uscente “in questi tre mesi ha fatto fronte all’esigenza di guida del Paese e ha concluso la sua attività con il consiglio Ue. Lo ringrazio ancora una volta”, ha concluso il capo dello Stato.
Il governo di Giorgia Meloni conta 24 ministri, di cui sei donne e cinque tecnici.
I ministeri senza portafoglio sono nove, tanti quanti quelli del governo Draghi. Si tratta dei dicasteri: Rapporti con il Parlamento; Pubblica amministrazione; Affari regionali e Autonomie; Politiche del Mare e del Sud; Affari europei, Pnrr e Coesione; Sport e Giovani; Famiglia, Natalità e Pari opportunità; Disabilità e Riforme istituzionali.
Quanto ai ministeri con portafoglio, che erano 14 nel governo Draghi, se ne contano 15: Economia e Finanze, Affari esteri e Cooperazione internazionale, Infrastrutture e Mobilità sostenibili; Difesa; Imprese e del made in Italy; Giustizia, Interno; Agricoltura e Sovranità alimentare; Ambiente e Sicurezza energetica; Lavoro e Politiche sociali; Istruzione e Merito; Università e ricerca; Cultura; Salute e Turismo.
Cambiano poi denominazione i ministeri dello Sviluppo economico che diventa delle Imprese e del made in Italy; delle Politiche agricole alimentari e forestali che diventa dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare; dell’Ambiente, tutela del territorio e del mare che viene spacchettato in Politiche del Mare e del Sud (senza portafoglio) e Ambiente e Sicurezza energetica (con portafoglio); dell’Istruzione a cui viene aggiunto del “Merito”.
Il Governo potrà contare su una solida maggioranza in entrambe le Camere del Parlamento con 237 seggi alla Camera e 115 al Senato. Per il momento, è tuttavia determinante per la sopravvivenza dell’esecutivo la componente di FI, rappresentata da 45 Deputati e 18 Senatori.
L’esecutivo dovrà esordire in una situazione di eccezionalità data dalla crisi inflattiva e da quella geopolitica internazionale. La priorità quindi sarà, oltre alla Manovra 2023, la definizione di un nuovo pacchetto di aiuti per far fronte ai costi dell’energia.
Meloni sarà inoltre attesa ad una serie di importanti appuntamenti internazionali come il G20 di Bali, la COP 27 di Sharm el-Sheikh e l’Eurogruppo, che rappresenteranno l’esordio del nuovo Governo sulla scena internazionale.
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