Viva Maria SS delle Grazie, Viva San Vittorio Martire, Viva Roccella Jonica

Celebrata la 62ma Festa della Madonna SS delle Grazie e San Vittorio Martire protettori di Roccella Jonica. Nonostante le previsioni meteorologiche avverse che annunciavano acqua a catinelle nella zona West di Sydney, è bastata la presenza delle due statue nell’area del Club Marconi a Bossley Park, per tenere lontane le grosse nuvole grigie. A tratti si è visto il sole e Padre Antonio Fregolent, durante la celebrazione della Messa ha avanzato l’ipotesi che, quando c’è la fede, i miracoli accadono.

Dopo le cancellazioni degli anni precedenti a causa della pandemia, la Festa tradizionale calabrese per eccellenza di Sydney, è stata organizzata nell’area adiacente il Club Marconi, uno spazio provvisto di tutti i requisiti, dal parcheggio alla sicurezza dei partecipanti.

La folla, un misto di fedeli, curiosi e paesani, ha assistito alla santa Messa, perché ogni celebrazione tradizionale italiana inizia sempre con la benedizione dei partecipanti.

Sul grande palco sistemato sotto il grande tendone, Padre Antonio, assistito da numerosi accoliti, ha celebrato il rito e il Coro del Marconi ha allietato i presenti con l’accompagnamento musicale. 

Presenti i rappresentanti di molte Associazioni italiane, tra le quali quelle di Sant’Antonio da Padova, la Confraternita di Santa Caterina, la Confraternita di San Bartolomeo, l’Associazione del SS. Crocefisso e Filippo Navarra che, con Tony Noiosi, rappresentano l’Associazione San Rocco protettore di Gibellina.

Dignitari politici locali hanno partecipato ed elogiato il significato di portare tradizioni italiane nell’ambito della vita australiana. “Un arricchimento della nostra comunità multiculturale” come ha fatto notare l’immancabile Paul Lynch, MP per Liverpool.

Molti membri del Comitato del Club Marconi hanno partecipato alle celebrazioni fin dall’inizio della giornata con a testa il presidente Morris Licata. Presente anche il CEO Matthew Biviano, visibilmente soddisfatto per il buon andamento della giornata. 

Significativo il messaggio di Padre Antonio Fregolent, scalabriniano e parroco di Mt. Pritchard:

Stamattina parlavo ai miei fedeli non della buona notizia del Vangelo, ma della descrizione della realtà del mondo in cui viviamo. 

Ma allora possiamo chiederci: è così male? 

Immaginate solo nazione contro nazione e basti pensare all’Ucraina in questo momento. Pensate solo ad alcune delle regioni dell’Arabia. Pensate all’Africa: Etiopia e Eritrea, combattimenti in tutto il mondo.

 Popoli che litigano e allo stesso tempo muoiono perché non c’è abbastanza cibo, il vangelo ci dice che oltre a quella, noi siamo quella pestilenza e abbiamo appena finito con il Covid. Non è una parola diversa? Non è quella la pestilenza? Ed è ancora presente anche ai nostri giorni. È di ieri la notizia che una nave è giunta a Sydney con 800 persone ammalate.

Ciò significa che la pestilenza è sempre con noi. E noi che facciamo? Come reagiamo a questo messaggio del Vangelo? Ci sono persone che diranno: Andremo avanti come sempre tiriamo a campare. Perché? Perché prima o poi tutto finirà e anche questo passerà. Ed infatti siamo qua tutti belli e splendenti. Non abbiamo neanche la maschera davanti a noi. Però abbiamo sempre l’impressione che qualcosa non funzioni.

Quello è un modo di reagire. Dire tutto passerà e mettiamo la testa sotto la sabbia e dimentichiamo tutto, c’è un altro modo. Il modo che ci viene suggerito da Cristo di fronte a questi avvenimenti è che noi possiamo alzare la testa e dire veramente “sono un cristiano, voglio affrontare queste cose in maniera diversa”.

Manca il pane? Cercherò di fare del mio meglio nell’ambiente in cui vivo, risparmiando facendo del bene, dando qualcosa agli altri, provenendo dalle persone che non ne hanno o vogliono testimoniare che ci sono guerre, perché non ricordiamo il comandamento che il Signore è venuto a portare. Amatevi l’un l’altro.

E quando saremo in grado di amarci, di sicuro non ci sarà guerra. 

Ma sapete, la guerra non è solo quella in Ucraina. E la guerra tra famiglie? Che dire della guerra all’interno delle famiglie e madre e padre che a volte non si parlano…

 Siamo onesti… Questo è il messaggio: alzati e mostra la tua fede e sii pronto a testimoniare la tua fede, non con le parole perché le parole offendono le persone, ma con la vita. Ma cosa farò oggi, domani e dopodomani. Molto probabilmente voi mi chiederete: Padre, festeggiamo Maria Santissima delle Grazie e San Vittorio.

E allora come è venuta l’occasione di celebrare questa festa? La storia è sempre la stessa. Possiamo vedere una realtà e dire “Ma va! Che miracolo! È stata una fortuna”. Quella barca non si è rovesciata. Quei pescatori sono andati o quello che erano e sono ritornati in salvo.

Ma questo lo dicono le persone che non credono. A riguardo, possono quelle persone che invece dicono sì, il capitano Guscetti veramente era un cristiano e ha visto in quel momento che era il tempo di aggrapparsi a Maria e le ha chiesto “proteggi noi, guidaci e se raggiungiamo la terra costruiremo una chiesa in quel luogo”. 

E mantennero la promessa. Questa è la storia di come Maria Santissima è diventata la protettrice di Roccella Jonica. 

Avete visto in questi giorni alla televisione italiana? Non è perché voglio fare politica, oh, niente! 

Il Mediterraneo oggi è come una volta, perché anche oggi ci sono i morti in mare, quelli che non arrivano in un luogo sicuro.

Anche oggi abbiamo bisogno della Madonna che ci salvi, anche oggi abbiamo bisogno di San Vittorio, che sia lì a difenderci, ma non a rimandare indietro le persone, non a rifiutarle, ma ad accettarle sempre. 

Guardate che la misura più grande di queste due celebrazioni che facciamo è perché i protagonisti hanno amato.

La Vergine ha detto “sì” al Signore e ricevuto la grazia. Ha dato la vita a Gesù. E San Vittorio ha saputo dare la sua vita per difendere la sua fede e testimoniare in quel modo. 

Roccellesi, oggi siete orgogliosi? Siete orgogliosi perché siete qua insieme? Questa è la differenza tra quelli che credono e quelli che non credono, tra quelli che celebrano veramente e quelli che semplicemente vanno avanti giorno dopo giorno. 

Oggi il bollettino meteorologico era contro la nostra festa. Hanno detto che pioverà, pioverà e pioverà per i prossimi tre giorni. Ieri siamo stati fortunati. Alle nove di stamattina due gocce di pioggia e nient’altro fino a stasera. Ma ancora una volta è un miracolo o solo un caso? Chi crede, dica grazie. Quelli che non credono, dicono, non m’interessa.

In ogni caso, oggi è una bella festa. Faremo la processione a Nostra Signora e a San Vittorio. Una cosa è essere cristiani che si battono per la propria fede. Non hanno paura di farlo. Sono un cristiano e difenderò la mia fede dall’inizio alla fine dei miei giorni. Le grazie saranno sempre per ognuno di noi perché il Signore si serve sempre dei santi e di tutti per proteggerci, per guidarci e continuare nella nostra vita.

Dopo la Santa Messa, la Banda Giuseppe Verdi, condotta dal Maestro Salvatore Di Prima, ha intonato gli inni nazionali cantati a viva voce dai presenti.

A seguire, Joe Frasca ha fatto gli onori di casa:

Paesani a tutti! A nome del nostro presidente, Frank Furfaro, vi diamo il benvenuto qui, alla nostra festa del 2022.

Signore e signori, sarebbe sbagliato da parte mia non ricordare il lavoro dei precedenti comitati che, per 62 anni, hanno lavorato per questa Associazione. Presidenti, vicepresidenti, membri del comitato, volontari, tutti meritano un enorme applauso per aver tenuto in vita le nostre tradizioni.

Faccio parte del comitato ormai da nove mesi e perché sono entrato nel comitato? Sono entrato perché ci sono alcune persone nel nostro comitato che sono persone fantastiche, brillanti e hanno una passione. Una passione per continuare l’eredità di ciò che abbiamo iniziato 62 anni fa ma, senza mancare di rispetto a nessuno di loro, alcuni stanno già invecchiando un po’.

E se non ci fosse solo sangue nuovo o solo sangue più giovane per entrare nel comitato, il comitato morirebbe rapidamente. Quindi un paio di noi si sono riuniti e hanno pensato: dobbiamo intensificare, integrare, arricchire… Non possiamo perdere ciò che, precedentemente,  dette persone ci hanno costruito. Ci hanno portato la tradizione, ci hanno portato i valori, ci hanno portato la fede, ed è nostro compito continuare così.

Io do il benvenuto a tutti i giovani che sono qui oggi, che desiderano unirsi a noi per venire a trovarmi, perché ora abbiamo molti giovani coinvolti. 

In realtà abbiamo un sottocomitato, composto da molti giovani che sono saliti a bordo per organizzare cose diverse, per mantenere vive le tradizioni della comunità italiana al difuori dei confini dello Stivale.

Non è facile organizzare una festa come questa. Il Club Marconi è stato incredibile e ha approvato la nostra idea di avere una festa qui con tutto il cuore, fin dal primo giorno. Non c’è stato mai un problema su cosa volessimo fare e loro volevano aiutare a riportare indietro la comunità italiana.

E io ho applaudito il Club Marconi per l’iniziativa e gli sono debitore. E così siamo tutti qui oggi. Quindi: grazie!

Come già detto, questa è la nostra 62ma Festa annuale. Al momento abbiamo un membro nel nostro comitato che viene dal nord Italia. Vogliamo spingerci oltre il nostro essere un comitato italiano che porta i valori del popolo italiano in Australia.

Dovremo essere orgogliosi delle nostre origini. Dovremo essere orgogliosi dei nostri valori.

Dovremo essere orgogliosi, orgogliosi della nostra fede. Dovremo essere orgogliosi italiani e australiani. 

Non dimenticare mai da dove veniamo e sii orgoglioso da dove veniamo. E questa è la nostra opportunità per mostrare al mondo, per mostrare a tutti con il supporto del Club Marconi, chi siamo e cosa rappresentiamo. Signore e signori, oggi vi auguro il mondo del meglio per trascorrere il tempo più piacevole. Spero che tutti abbiano una buona giornata. 

Grazie a tutti.

Ha poi presi la parola Paul Lynch, membro del Parlamento per Liverpool. Lynch è un grande amico e sostenitore della comunità italiana e raramente non lo si vede alle nostre feste. Purtroppo gli anni passano anche per Mr Lynch e questo sarà il suo ultimo da parlamentare. Il suo seggio comunque è in buone mani essendo la consigliera comunale di Liverpool, Charishma Kaliyanda, presente alla Festa, la candidata alle prossime elezioni.

Dopo aver salutato i partecipanti, Mr. Lynch ha continuato:

La grande storia australiana, la storia australiana più tradizionale è quella di qualcuno che è nato da qualche altra parte, arriva in questa terra, fa di questo luogo la sua casa, ma ricorda da dove viene, celebra la sua tradizione e celebra la sua cultura.

Questa è la definizione dell’Australia contemporanea. Siamo una nazione con persone provenienti da tutto il mondo. Persone da tutto il mondo sono venute qui e hanno costituito questa nazione. È di fondamentale importanza che ricordino la loro tradizione. Gli italiani tanto quanto chiunque altro, perché questo ci rende un posto molto più interessante nel mondo globale.

Questo ci rende molto più piacevoli. 

Uno dei motivi per cui l’Australia è un posto così bello in cui vivere è per il suo carattere di  multiculturalismo australiano, di persone provenienti da tutto il mondo che celebrano le loro culture e tradizioni d’appartenenza, e ciascuna di dette comunità ha la propria giusta quota. Nessuno è migliore di chiunque altro.

Nessuno ha un diritto più grande a mantenere le tradizioni di qualsiasi altra comunità. Questa è l’essenza di chi siamo oggi. Ci sono alcuni politici conservatori che non capiscono. Non vogliono che tutti suoniamo e assomiglino a me. Non capiscono la nostra storia. Non cedono, non ottengono la forza dell’Australia contemporanea.

No, è un posto meraviglioso in cui vivere. Uno dei motivi è che la comunità come quella di oggi ha una grande festa.

Anche il presidente del Club Marconi, Morris Licata, ha voluto porgere ai festeggianti il suo saluto:

Buon pomeriggio a tutti e benvenuti al Club Marconi. A nome del Board, porgo a tutti voi il benvenuto a questa Super Festa (Maria Santissima delle Grazie e San Vittorio Martire protettori di Roccella Jonica) che celebriamo oggi. Congratulazioni a tutti, il supporto che date a questa Festa è fantastico e riunire tutti è fantastico. Uno speciale ringraziamento a Frank Furfaro, a Joe e a tutto il Comitato. Continuate il buon lavoro e Viva l’Italia!

Ha poi preso la parola la consigliera comunale per Liverpool, Charishma Kaliyanda:

Buon pomeriggio a tutti. 

Seguendo le parole di Joe e di Paul Lynch, sono una di seconda Generazione e molto orgogliosa. Australiana e riconosco davvero di stare sulle spalle dei giganti. Persone come tutti voi che hanno deciso di celebrare, mantenere la cultura, mantenere vive le proprie tradizioni e garantire che le cose che ritenete preziose vengano trasmesse alla generazione successiva.

E questa è solo un’altra forma di ciò. Quindi è un grande onore per me celebrare questa Festa, la seconda. L’ultima volta che sono venuta è stato nel 2018 e, grazie agli ultimi anni che abbiamo avuto, questo è molto più significativo e penso che possiamo davvero apprezzare quanto sia meraviglioso riunirsi e festeggiare le cose che sono molto significative per noi.

Quindi, con questo, spero che vi godiate il resto del pomeriggio e non vedo l’ora di celebrare la Festa con tutti voi. Grazie mille. 

Per trovare Frank Furfaro, il Presidente, basta semplicemente cercarlo dove si lavora. 

Frank non va in giro a farsi ossequiare dai partecipanti alla festa, si è rimboccato le maniche e lo abbiamo trovato, grazie all’aiuto investigativo di Frank Macrì, intento ad impastare la farina per fare le zeppole calabresi con le acciughe.

“Abbiamo cominciato a lavorare tre giorni fa – ci confida Frank – venerdì c’era da sistemare il tendone e tutto il resto; ieri sabato e, fino adesso, avanti tutta senza mai fermarsi. 

Il tempo sta facendo il bravo. Bravo e bello, menomale!

Noi speriamo che si mantenga buono. 

Ai vecchi tempi c’era tanta gente come adesso e le persone continuano a venire, vuol dire che la tradizione continua e noi ci stiamo impegnando per questo, per scrivere la storia dei nostri giorni.

L’associazione va avanti da sessantadue anni. Prima era solo “San Vittorio”, poi nel 2000 ci siamo uniti con l’Associazione di “Maria Santissima delle Grazie” per formare una sola Associazione.  Entrambe le associazioni siamo persone con i natali di Roccella Jonica, non aveva senso avere due Associazioni. 

I protettori sono entrambi di Roccella.

Quindi continuiamo la tradizione: abbiamo i giovani che imparano da noi vecchi… anziani. 

Sono tutti volontari e che si prestano con passione e capiscono l’importanza della nostra cultura.

La nostra Festa è ancora molto popolare e alla gente piace. Sono convinto che abbiamo dei bravi giovani nell’associazione e che continueremo ancora per molti anni a venire.

Evviva Maria Santissima delle Grazie e Viva San Vittorio! Grazie. Grazie”. 

Hanno mandato scuse per non poter partecipare il senatore Francesco Giacobbe, il deputato Nicola Carè, il membro del Parlamento Guy Zangari e il sindaco di Fairfiled Frank Carbone.

La festa è continuata fino a notte con uno spettacolo di tutto riguardo per concludersi con i fuochi artificiali.

Nella prossima edizione pubblicheremo, nelle due pagine centrali, un ampio resoconto fotografico dell’amico Joe Nesci.

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