Serata organizzata per essere interessante anche se ha mosso poche persone. Le ragioni sono molteplici, ma è sempre stato così, da 53 anni a questa parte… Nessuno viene invitato al “party privato” tanto poi, in certi giornali, verrà pubblicato che “A Sydney si è celebrato un momento significativo della storia della comunità italiana”…
La realtà è leggermente diversa. Un grande stanzone freddo stile 1888 con pochissime persone e non si comprende perché la cerimonia sia stata voluta in forma privata. Che sia ancora colpa del famigerato Covid? Potrebbe
Comunque c’erano gli addetti ai lavori: tre cronisti della stampa italiana, un’inviata dell’SBS Radio con il suo bel microfono rosso, qualcuno della FILEF che ha avuto la sede non lontano da qui, il Senatore degli Italiani all’Estero che ha gli uffici non lontano da questa sede, il cav. Felice Montrone che ha la sua chiesa preferita
in questo quartiere e il leader dell’opposizione Federale, Anthony Albanese, che è cresciuto in questo quartiere. Mancavano i residenti. Forse non invitati, forse non interessati essendo ormai Leichhardt un quartiere che fu italiano solo nel passato.
Ora, gli abitanti residenti di questa zona, con origine italiana, sono meno del 5%. Fosse stata una festa di 30 anni fa, il salone si sarebbe riempito e le strade limitrofe e la cerimonia avrebbero celebrato giustamente l’italianità di un quartiere già culla dell’emigrazione italiana a Sydney.
Riflettendo su “Little Italy”, sono in molti a vantarsi di aver voluto questo cambio di nome. Fa comodo a chi possiede immobili in questo quartiere abbandonato dagli italiani, fa comodo ai politici che più o meno amano gli italiani, fa comodo al sindaco che deve dimostrare che fa qualcosa per gli italiani, così pure all’amico Albanese che, per diventare primo ministro, gradirà i voti degli italiani. Certamente fa comodo a chi ha gli uffici in questo quartiere…
Ecco perché sarebbe interessante aprire gli uffici del giornale Allora! in questo quartiere. Magari al Forum. Dopotutto siamo l’unico giornale edito e stampato a Sydney senza proprietari in altri stati. Potremmo diventare settimanali in breve tempo e finalmente risvegliare dal torpore la comunità italiana.
Certamente non tutti saranno d’accordo… specialmente quelli che vorrebbero un giornale solo, un ente assistenziale solo, una chiesa sola, una scuola sola… Comunità di qualcuno e non di tutti. Un sogno? Troppo tardi? Non è mai troppo tardi! Il punto saliente della serata, a parte l’illuminazione del campanile della Town Hall con il
ricolore e la foto di gruppo in cui tutti volevano “maneggiare” la tabella storica, è stato quando un’anziana signora, appoggiata ad un girello, e che fino a quel momento era stata in disparte nel retro della sala, si è fatta strada tra i presenti, fino ad arrivare a tu per tu con il sindaco Byrne.
“Politician are all crook” – ha sentenziato. Il Sindaco, che forse si aspettava un elogio, è rimasto spiazzato. Ma si è ripreso subito, mostrando un consumato senso di autorità e invitando la signora a tornarsene nel retro dove erano sistemati i tavoli con il rinfresco… e gli arancini di Mezzapica, di ottimo gusto. La prontezza di riflessi del Sindaco Byrne è stata nuovamente messa alla prova subito dopo quando chi doveva ricevere ufficialmente la tabella con la scritta “Little Italy” si era assentato inspiegabilmente. La storia ricorderà che fu il Senatore Giacobbe a ricevere l’insegna e dichiarare ufficialmente la nascita di Little Italy.
La cosa che non ho capito è perché la cerimonia non sia stata fatta al Centro Culturale del Forum considerato che, dai cartelli pubblicitari, il Coasit era certamente coinvolto in questo nuovo “battesimo” di quartiere. Mistero comunitario…
Dal lato positivo, ora abbiamo la tabella “Little Italy” e tutto cambierà. Il Forum si riempirà di negozi, ristoranti e gente, Leichhardt sarà ripulita da cima a fondo con tante belle fioriere e lampioni in ferro battuto, questa sala sarà modernizzata e riscaldata per poter tornare a far teatro come ai bei tempi di Annibale Migliucci; ci saranno parcheggi gratuiti per tutti gli italiani invece di multe fino a mezzanotte, ci saranno cinema e feste in piazza a non finire… con arancini per tutti.
Senza voler cercare i motivi, chiamare “Little Italy” una zona centrale di Leichhardt dovrebbe far piacere alla comunità. Potrebbe essere un inizio… potrebbe. E noi ce lo auguriamo con il cuore.
Questo articolo è apparso nell’edizione del 1 luglio 2021 di Allora!
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