La Commissione Europea ha pubblicato la terza relazione annuale sullo Stato di diritto, affrontando anche il tema del pluralismo e la libertà dei media. Persistono preoccupazioni in merito alla mancanza di trasparenza nella distribuzione della pubblicità statale, ai conflitti di interessi e alle difficoltà di accesso ai documenti pubblici: si tratta di questioni chiave che richiedono attenzione.
Per la prima volta la relazione si occupa anche dei media del servizio pubblico, riconoscendone il ruolo particolare per la società e la democrazia. Sono necessarie misure di salvaguardia per tutelare l’indipendenza dei media del servizio pubblico e assicurare che i finanziamenti pubblici siano adeguati e non siano utilizzati per esercitare pressioni politiche sui media.
Le constatazioni esposte nella relazione si basano su diverse fonti, tra cui l’Osservatorio del pluralismo dei media (Media Pluralism Monitor, MPM 2022), la piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei e la piattaforma per la mappatura della libertà dei media.
La Commissione ha formulato una serie di raccomandazioni che riguardano tra l’altro la distribuzione equa e trasparente della pubblicità statale, la governance indipendente dei media del servizio pubblico e le misure volte ad aumentare la sicurezza dei giornalisti. La futura normativa sulla libertà dei media contribuirà ad affrontare diverse criticità individuate nelle relazioni sullo Stato di diritto. Gli Stati membri sono stati invitati a seguire un dibattito serio e ad agire.
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