Navigando su Facebook: Tempi di attesa “iure sanguinis”

Per rallentare la pressione quotidiana, a volte, navigo in Facebook alla ricerca di barzellette o argomenti seri che, a volte, non riesci a distinguere, tanto sono la stessa cosa.

Due settimane fa ci siamo lamentati per il poco interesse del Comites verso la comunità che, bene o male, gli ha eletti.

Se il “partito al governo” non da segni di vita, l’opposizione, anche se solo su Facebook, sembra molto attiva.

Interessante domanda per un soggetto di grande importanza che mette a nudo i tempi d’attesa che, secondo l’autore, sembrano eccessivi.

Anche tra le risposte, sempre tramite Facebook, si può evidenziare un certo malcontento.

“Oggi ho richiesto al Presidente del ComItEs NSW di interessare il Consolato Italiano a Sydney in merito ai tempi di attesa per una domanda di cittadinanza per discendenza. Credo che attendere 1 anno, 6 mesi e 10 giorni per il primo appuntamento non sia ragionevole e qualcosa vada fatta in tempi brevi per risolvere l’attuale situazione.

“Gentile Presidente, Gentili Colleghi. Favorire ed accrescere il rapporto tra gli italo-australiani la madrepatria è tra i compiti assegnati al ComItEs. In particolare, il ComItEs è organo di rappresentanza degli italiani all’estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari, e in questo ruolo deve fare presente alle autorità le problematiche in cui versano i connazionali e i loro discendenti. 

Alla data odierna, il discendente di un cittadino italiano che intende presentare domanda per la cittadinanza “iure sanguinis” deve attendere 588 giorni, ovvero 1 anno, 6 mesi e 10 giorni (2 gennaio 2024) per un primo appuntamento disponibile sul portale Prenot@mi del Consolato Generale d’Italia a Sydney. 

Le attese del Consolato di Sydney risultano essere in gran lunga superiori agli altri Consolati in Australia: (Adelaide-30gg, Brisbane-109gg, Melbourne-224gg, Perth-appuntamento via email). I connazionali del NSW hanno diritto a servizi efficienti con tempi di attesa ragionevoli e si ritiene che gli attuali non rispondano pienamente alle aspettative dei connazionali.

Pertanto si fa cortese richiesta al Presidente Di Martino, in qualita di legale rappresentante e membro che intrattiene i rapporti con le autorità consolari, di voler inoltrare al Consolato Generale una formale richiesta di informazioni sulle motivazioni che determinano tempistiche di attesa di oltre 1 anno e 6 mesi per un primo appuntamento e se la pressante necessità di maggiori appuntamenti al fine di ridurre i tempi per le richieste di cittadinanza siano state portate all’attenzione degli uffici ministeriali competenti per le valutazioni del caso.

Un servizio efficiente di richiesta di cittadinanza favorisce un aggiornamento generazionale della nostra collettività, aumenta la consapevolezza identitaria dei discendenti oltre che incrementare il turismo delle radici e valorizzare il contributo di un numero sempre crescente di italo-australiani che vede in modo positivo l’opportunità di stabilirsi ed investire in Italia per periodi che vanno oltre la stagione turistica.”

Marco Testa

Consigliere ComItes NSW (Noi Italiani)

l GG -Sono pienamente d’accordo!!! Il sistema che usa l’ufficio consolare non è per niente efficace ed è ingiusto nei riguardi degli anziani che hanno difficoltà tecnologiche.

l BB – Quando non c’erano le tecnologie il passaporto lo facevano in giornata. Ora, se ti va bene, aspetti tre mesi. Qualcosa non funziona, ma gli intoccabili avranno sempre ragione. Aspetto con trepidazione i consigli che il Comites saprà dare a sua eccellenza per migliorare la situazione. Già che ci siete, chiedete pure il parere del Senatore e Deputato: loro girovagano il mondo, sapranno senz’altro suggerire la giusta soluzione.

l SG – Mi associo alla tua trepidazione. Ricordo il 14 dicembre 2021 quando il sig. Di Martino nella prima seduta d’insediamento del Comites ebbe ad iniziare il suo discorso da neo eletto presidente parlando delle priorità e con una frase ben precisa “adesso è ora del listening” ma dopo 200 giorni ancora non ho capito a quale listening si riferiva. 

l CM – Sono pienamente d’accordo. Tante persone domandano il perché devono aspettare cosi lungo adesso che ci sono le technology che possono facilitate il processo. Mi chiedo forse non ci sta abbastanza personale?

l FD – Non molta gente interessata a questa possibilità di cittadinanza. Fossimo in Sud America, lì scavano anche negli archivi ecclesiastici per accampare un trisavolo o simile. Sì è un servizio/diritto di acquisizione. La gente veramente interessata pianifica queste richieste sapendo anche che ci possono essere tempi molto lunghi per le attese e le verifiche ai paesi e province di origine.

Se ne vale la pena !

l PM – Sarebbe ottimo riuscire ad avere risposta ufficiale dal Console, del perché quell’ufficio consolare di Sydney è con i seguenti:

1 – senza centralinista. Nessuno risponde al telefono.

2 – sotto personale. Puoi andare al consolato solo sotto appuntamento e come già capito, 

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