Dalle mie parti si dice “‘O pesce fèta da ‘a capa” che, letteralmente significa “il pesce puzza dalla tesa”. Cioè il cattivo esempio viene dall’alto, gli errori maggiori vengono commessi dai capi.
Per cui: ove necessario, se si vogliono raddrizzare le cose, bisogna cominciare a prender provvedimenti seri innanzitutto contro i comandanti. Fatta la premessa, in tanti anni che mi occupo delle problematiche degli italiani nel mondo, continuo a commentare le solite cose.
Non parliamo poi del teatrino delle campagne elettorali, sempre le solite promesse, una delle quali i servizi consolari. Prima di mettere mano alla famosa “digitalizzazione” che in parte esiste già ma funziona male, dovrebbero occuparci dei “capi ufficio” ovvero i Consoli, perché sono loro che fanno la differenza. Perché, ad esempio, al Consolato del mio amico Giovannoni il rinnovo del passaporto avviene in giornata mentre il Consolato del signor Capece gli viene rinnovato dopo cinque mesi?
Domanda stupida: i servizi interni e quelli online sono differenti o variano da consolato a consolato? Io credo che la politica e soprattutto i nostri rappresentatati di ogni ordine e grado, dovrebbero, dopo i dovuti selfie, fare luce e chiedere alla Farnesina di nominare persone capaci.
Mi rivolgo ai Comites in giro per il mondo, invece di sviolinare i vari consoli, cercate anche qui, dopo i vari selfie, di rappresentare la comunità, voi siete stati votati, anche se con pochi voti, per rappresentarci e dare risposte. I consoli, come voi, sono al servizio delle comunità e non viceversa.
Sono stanco, di dire e scrivere ogni settimana le solite cavolate. Voi rappresentatati o vi date una mossa oppure comincio ad essere meno rispettoso delle istituzioni, anche perché, voi non avete rispetto per la comunità, allora, perché dovrei averla io per voi?
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