Violenza, molestie, bullismo e gli intoccabili

Tutti sappiamo che il bullismo è un abuso verbale, fisico, sociale o psicologico. 

Molti credono che questo atto ignobile sia un nuovo Virus sociale scaturito dalle pagine di Facebook; pochi invece sanno che il bullismo può verificarsi in qualsiasi luogo, dagli uffici ai negozi, bar, ristoranti, laboratori, gruppi di comunità e organizzazioni governative.

Specialmente quando il bullismo è rivolto verso volontari che prestano il loro tempo gratuitamente a favore della comunità, esso diventa violenza.

Ripetuti commenti o attacchi offensivi che denigrano il tuo lavoro o te come persona per escluderti o impedirti di lavorare con il resto del gruppo sono atti di violenza come pure prendere parte ad attività che riguardano la comunità di cui fai parte perché istituzionalmente e legalmente eletto, con denigrazioni che arrivano al punto da farti sentire meno importante e sottovalutato.

Il bullismo è un reato grave e se la situazione persiste si può presentare una denuncia alla Commissione Australiana per i diritti umani, anche se il violentatore è cittadino straniero o privilegiato. Se il bullismo è violento o minaccioso, potrebbe essere un reato penale e dovresti contattare la polizia chiamando immediatamente lo 000… lo stesso numero che si usa quando qualcuno è gravemente ferito o necessità di cure mediche urgenti, la propria vita o proprietà sono minacciate o hai appena assistito a un grave incidente o crimine.

Se la situazione non è urgente puoi chiamare il 131 444 oppure visitare la tua stazione di polizia locale oppure presentare una denuncia contro il bullismo sul posto di lavoro alla Commissione australiana per i diritti umani. 

Il nostro Governo consiglia di segnalare il bullismo ad un’autorità che ha il dovere di garantire la salute, la sicurezza e il benessere sul lavoro di tutti i suoi dipendenti. 

Tutto questo a parole… perché quando è stato segnalato ci è stato risposto che certe persone sono intoccabili.

Inoltre, è patetico vedere quante persone hanno il cartellino in mano, lasciano le scarpette rosse da qualche parte, auspicano la protezione della donna… poi, passata l’annuale ricorrenza, tutto come se niente fosse!

Per chi ancora non lo sapesse, l’abuso, il bullismo, le umiliazioni pubbliche, sono ben ricordate nella nostra Costituzione e non solo per le donne, ma per tutti: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

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