Per i Nationals serve un limite all’indicizzazione dei prestiti HECS


Durante la recente conferenza nazionale del Partito Nazionale a Canberra, i membri del partito hanno votato a favore di un limite del 3,5% annuo sull’indicizzazione dei prestiti studenteschi HECS (Higher Education Contribution Scheme) e HELP (Higher Education Loan Program). Questa decisione è stata presa in risposta all’aumento dell’inflazione, che ha generato pressioni sui costi di vita.

La mozione per limitare l’indicizzazione dei debiti HECS e HELP è stata approvata da alcuni parlamentari e delegati di base, sebbene sia importante sottolineare che queste decisioni non sono vincolanti per il caucus parlamentare, che mantiene il potere decisionale finale.

Il deputato nazionale Kevin Hogan ha sostenuto questa limitazione, affermando che l’accumulo di debiti da parte di coloro che non iniziano immediatamente a rimborsare, a differenza di un mutuo, può avere conseguenze devastanti.

Anche Michael McCormack e la senatrice Susan McDonald hanno sostenuto il limite, mentre alcuni parlamentari del Queensland, tra cui Colin Boyce, Matt Canavan e Keith Pitt, hanno espresso voto contrario.

Una delle principali preoccupazioni espresse durante la conferenza riguardava l’equità: alcune persone ritenevano ingiusto che gli studenti universitari ricevessero agevolazioni mentre i commercianti e i piccoli imprenditori non ne beneficiassero, specialmente considerando che la scelta di perseguire l’istruzione terziaria è una decisione personale.

Tuttavia, una seconda mozione che avrebbe permesso ai lavoratori di destinare i loro contributi pensionistici al pagamento dei debiti HECS/HELP o dei mutui è stata respinta.

Durante la conferenza, è stata avanzata anche una proposta per ridurre l’imposta sulla birra, che ha ottenuto un ampio consenso. Tuttavia, un oratore contrario ha sollevato la questione di perché il vino non fosse incluso nella proposta.

Il leader del Partito Nazionale, David Littleproud, ha utilizzato la conferenza come occasione per lanciare un appello per le prossime elezioni federali e ha promesso di concentrarsi sulla riconquista del sostegno delle donne dopo la recente sconfitta della coalizione.

Littleproud ha riconosciuto che alcune donne avevano abbandonato il partito, nonostante il successo del partner minore della coalizione a livello statale e federale. Ha dichiarato che è essenziale comprendere dove sono state commesse errori e che ci sarà un maggiore impegno nella sanità regionale, un punto importante per le donne.

Inoltre, Littleproud ha enfatizzato la necessità di affrontare la questione dell’energia nucleare come parte di una strategia per raggiungere l’obiettivo delle emissioni nette zero, nonostante l’opposizione dei laburisti.

Il partito ha evitato di eliminare l’impegno verso le emissioni nette zero dalla sua piattaforma politica, nonostante le opinioni contrastanti all’interno del partito. Una mozione per abolire questa politica è stata successivamente modificata per invitare la squadra parlamentare a seguire un approccio pratico per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere l’energia nucleare.

Il leader Littleproud ha anche fissato un limite alle esportazioni di pecore vive, dichiarando che sarebbe disposto a ritirare il Partito Nazionale dalla coalizione se fosse stata avanzata una proposta per vietare questa pratica.

La vice leader del Partito, Perin Davey, ha annunciato il suo impegno nella lotta per il bacino del Murray-Darling dopo l’annuncio di un nuovo piano per il recupero delle risorse idriche destinato all’ambiente. Il partito ha sostenuto questa iniziativa, con l’obiettivo di sviluppare un piano pratico di gestione dell’acqua che tenga conto degli interessi ambientali e delle comunità rurali.

La leader del Senato, Bridget McKenzie, ha concluso la conferenza sottolineando l’importanza di mantenere i valori conservatori e difendere le voci delle comunità rurali contro le “potenti forze d’élite” che cercano di sopprimerle.

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