La nascita di un articolo per il nostro settimanale “Allora!” è un processo intricato e spesso carico di ansie. Il giorno prima di ogni evento inizio con i preparativi: carico la batteria della macchina fotografica e del registratore, e controllo meticolosamente la presenza della scheda memoria. L’idea di arrivare senza scheda e dover scattare foto con il telefonino mi terrorizza.
La puntualità è cruciale per me, e arrivo sempre con largo anticipo per evitare contrattempi. Tuttavia, nonostante la mia meticolosità, l’incertezza su cosa scrivere mi assale fin dall’inizio. Il panico inizia a montare, e sono spesso convinto che questa volta non riuscirò a produrre un buon articolo.
Se l’evento si svolge in un club o in una sala ricevimenti, il volume assordante è una sfida. Il registratore fa fatica a catturare chiaramente le parole degli oratori, e spesso mi sembra di affogare nel rumore, aumentando la mia ansia. La luce è un’altra incognita. Le foto appaiono spesso “slavate” sul display e il dubbio che possano risultare poco professionali mi tormenta.
Al termine dell’evento, il volume della musica diventa insopportabile, rendendo impossibile qualsiasi conversazione. Trovo rifugio solo nel bagno, dove almeno non ci sono altoparlanti. Il viaggio di ritorno a casa, nel silenzio della mia auto, è l’unico momento di pace, ma dura poco. Una volta a casa, devo affrontare il vero lavoro: scaricare le foto, ascoltare la registrazione e iniziare a scrivere.
La pagina bianca del computer mi osserva e il panico torna a farsi sentire. “E se non mi venisse niente da scrivere?” Questo pensiero mi paralizza, ma non posso permettermi di cedere. Rivedo le foto, ascolto i frammenti di registrazione e lentamente, come per magia, l’ispirazione arriva. Le dita iniziano a muoversi sulla tastiera e, parola dopo parola, riesco a costruire l’articolo.
Alla fine, il pezzo è pronto. Rimango con il dubbio se piacerà ai lettori, ma questo è l’ultimo dei miei pensieri. La vera soddisfazione è aver superato tutte le difficoltà e aver creato qualcosa nonostante il panico e l’incertezza. Ogni articolo è una sfida, ma la prossima volta ce la farò? Solo il tempo lo dirà.
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