Sesto Senso

Arrivati ad una certa età, le cose non le vedi, le percepisci. Inspiegabile come potrebbe sembrare, a volte si prova una sensazione immediata di simpatia o antipatia verso qualcuno che si incontra per la prima volta, oppure ogni volta che si incontra quella persona. Questo fenomeno, spesso attribuito al “sesto senso”, può sembrare misterioso, ma la scienza ha iniziato a esplorarne le basi. Da parte mia non intendo esplorare più di tanto: mi sei antipatico e basta. Puoi essere laureato, ma resti un cretino. Forse, con il calo dei cinque sensi – vista, udito, olfatto, gusto e tatto – cresce il sesto senso.

Mi sembra logico che, man mano che le capacità sensoriali ordinarie arrancano, aumenti un’abilità intuitiva di percepire o comprendere qualcosa oltre queste capacità. È come se il nostro cervello compensasse la diminuzione delle percezioni fisiche affinando quelle intuitive. Questo potrebbe anche spiegare perché certe persone, pur non avendo una grande cultura, riescono a percepire e capire situazioni che sfuggono ai più.

Con l’aumento degli ondeggiamenti, mi sembra di percepire il campo magnetico terrestre, un’abilità nota come magnetorecezione. Il cervello umano risponde in modo misurabile a questi stimoli, suggerendo che abbiamo una sorta di “bussola interna” che ci avverte di eventi imminenti. Questo potrebbe spiegare perché a volte sento una connessione immediata con certe persone, come se fossi in grado di “leggere” una rete di relazioni invisibili. È come se, grazie a questa capacità, riuscissi a intuire le intenzioni altrui ancor prima che vengano espresse verbalmente.

Sebbene il sesto senso possa sembrare una capacità paranormale, la scienza suggerisce che sia una combinazione di percezioni sottili e intuizioni che ci aiutano a navigare nel mondo. Che si tratti di magnetorecezione, intuizione o sincronicità, queste ci dicono che il nostro cervello è più complesso e capace di quanto spesso crediamo. In certe persone, invece, penso proprio che il cervello sia un organo inesistente… e per percepire questo non occorrono poteri paranormali: lo si legge nel loro sguardo o in quel sorrisino ebete che li accompagna sempre.

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