Quirinale, quarto scrutinio in corso. Centrodestra diviso, Meloni lancia Belloni o Cassese

Quarto giorno di votazioni per eleggere il presidente della Repubblica. A partire da oggi è sufficiente la maggioranza assoluta e dunque il quorum scende a 505 voti. Continuano le interlocuzioni tra le forze politiche che per il momento non sono riuscite a individuare un nome intorno al quale accordarsi. Anche per questa giornata l’indicazione di voto dei partiti che contano è quella della scheda bianca. Voteranno in questo modo M5s, Pd, Leu e Iv. La coalizione di centrodestra ha invece deciso di astenersi dal voto. In serata sono previsti nuovi vertici. Ieri, alla terza votazione, 125 voti sono andati a Mattarella, 114 a Crosetto (quasi il doppio dei 63 grandi elettori di FdI), a quota 61 si è attestato il giurista Maddalena e 52 preferenze sono andate Casini.

Una fonte di Palazzo Chigi ha annunciato un accordo su Sabino Cassese presidente, salvo sorprese. Sabino Cassese sarebbe il nome intorno al quale ci sarebbe un accordo, stando a quanto riporta Dagospia che menziona una fonte attendibile di Palazzo Chigi. Ieri il chiacchierato presunto incontro a casa del giurista con il leader della Lega Matteo Salvini, notizia confermata da Il Foglio. A Repubblica il professore ha detto: «Salvini non lo conosco, io vivo come i monaci stiliti, che scelsero di vivere su una colonna. Ecco, non vedo nessuno, manco i miei nipoti…». Quanto all’ipotesi che al Quirinale possa essere eletto proprio lui, Cassese ha replicato: «Perché lo vuole escludere?».

Renzi ha definito indecoroso balletto di nomi. “È finito il tempo delle bambinate, dobbiamo fare le cose che fanno gli statisti: si continuano a fare dei nomi per poi bruciarli, siccome sono tutte persone per bene, di qualità, trovo sia indecoroso continuare il balletto dei nomi”. Queste le parole del leader di Iv Matteo Renzi dopo il voto per il presidente della Repubblica. “La vicenda deve essere chiusa, perché è irresponsabile l’atteggiamento di queste ore. Si decidano”, ha scandito il senatore. Quanto all’ipotesi Belloni: “Vi sembra normale che di fronte a una cosa del genere tutti i giorni si fa un nome nuovo? Sono nomi tirati lì senza discussione politica”.

Il Pd giudica «plausibile e onorevole» l’ipotesi Elisabetta Belloni poiché rientrerebbe nei criteri indicati dal leader Enrico Letta, ribaditi anche ieri nel corso dell’assemblea dei grandi elettori dem. «Noi non ci mettiamo a fare il giochino dei veti, il tema è arrivare al momento del confronto. Questo è il punto – è la posizione di fonti dem -. Non in questo momento non ci mettiamo a impallinare nomi se rispondono a criteri che abbiamo indicato. Il punto è arrivare al momento del confronto e poi vediamo». (Open)

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