Premier inadeguato per un grande Paese
Per l’elezione del presidente della Repubblica “bisogna fare in modo che venga fuori una soluzione che riapra il campo della politica, della sovranità della politica, anche se con un compromesso”.
Lo ha detto Massimo D’Alema del partito di sinistra Articolo 1, aggiungendo che “dobbiamo riPremierguadagnare il terreno della democrazia politica, a partire dall’elezione del capo dello Stato”.
“L’idea che il presidente del Consiglio si autoelegga capo dello Stato e nomini un alto funzionario del Tesoro al suo posto mi sembra inadeguato per un grande Paese”, aggiunge D’Alema.
Gianluigi Paragone: “Con super green pass rischio di non votare…
Il Senatore di ItalExit (ex-5 Stelle) Gianluigi Paragone al programma “Piazzapulita”, incalzato dal conduttore Corrado Formigli, che gli ha chiesto se avrebbe votato per l’elezione del Presidente della Repubblica, ha risposto: “Se voterò per il Presidente della Repubblica? Se mettono il super green pass, rischio di non votare”, poi Formigli ha aggiunto: “quindi non sei vaccinato” e Pargone: “no, non sono vaccinato, quindi se mettono il super green pass rischio di non votare, guardate che bellezza questa democrazia… neanche Mussolini arrivò a tanto”.
Formigli che probabilmente non si aspettava una risposta così “forte”, evidentemente scomoda, ha troncato la discussione e passato ad altro argomento… anche questa è democrazia in vista delle elezioni per il Quirinale.
Di Maio vorrebbe la staffetta Draghi-Franco
Nel corso di un vertice internazionale il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si sarebbe lasciato andare a una confidenza con alcuni interlocutori, a loro volta diplomatici. Il cui senso è questo: Mario Draghi starebbe lavorando a una staffetta con Daniele Franco, attuale ministro dell’Economia e delle finanze.
Il premier Mario Draghi andrebbe al Quirinale, mentre il ministro dell’Economia traslocherebbe a Palazzo Chigi. Tutto, è evidente, ruota e continua a ruotare attorno al ruolo dell’attuale presidente del Consiglio e la possibilità che questo venga eletto al Colle. Pubblicamente, Di Maio ha insistito sulla necessità che Draghi continui a rappresentare l’Italia, senza indicare esplicitamente una preferenza tra Palazzo Chigi e un altro incarico. Daniele Franco è un economista, banchiere e funzionario italiano.
È stato il 20º Ragioniere generale dello Stato e direttore generale della Banca d’Italia.
Gianni Letta il grande pacificatore. Renzi: “Condivido le sue parole”
Renzi sembra appoggiare Gianni Letta, visto che il candidato del centrodestra Silvio Berlusconi non avrebbe i numeri necessari per volare al Quirinale.
Gianni Letta, il più autorevole dei consiglieri berlusconiani, ha invitato “i grandi elettori, parlamentari e non a guardare agli interessi del Paese e non alle differenze di parte”.
La risposta del leader di Italia Viva ha definito “molto sagge le parole di Gianni Letta. Ha fatto un appello molto serio. Sono totalmente d’accordo con Letta, Gianni”. Matteo Renzi esordisce e aggiunge: “Gianni Letta definisce uno schema di gioco totalmente diverso da quello della conta”.
Conta che, invece, sempre secondo Renzi, rischia di lacerare il parlamento in uno stallo tra Berlusconi candidato per il centrodestra e un altro nome “dell’area chiamiamola democratica, centrale, tecnica o di area centrosinistra.
Se fossi il centrodestra eviterei il ballottaggio. Io che sono un cultore degli schemi politici dico che Gianni Letta sarebbe sicuramente un uomo del centrodestra. Lo metteranno?”
Conte: “Canale diretto con Salvini”
In occasione dell’assemblea congiunta dei gruppi Cinque Stelle, l’ex presidente del Consiglio ha fatto il punto sui contatti avuti con le altre forze politiche. “Il dialogo e l’asse nel nostro campo, quello progressista, è solido.
Ho avuto incontri con i leader del Pd e Leu. Con i leader di queste forze politiche ho stretto un accordo di consultazione, che vale a rafforzare il dialogo e quindi la forza delle nostre rispettive posizioni, allargando lo spettro potenziale della nostra rappresentatività”.
Consultazioni informali anche con il centrodestra. “Vi informo – ha aggiunto l’ex Premier – che ho instaurato anche un canale diretto con gli esponenti di centrodestra.
Questo confronto con gli esponenti di centrodestra (e in particolare con Salvini) è utile” per trovare un “presidente di alto profilo e garante di tutti”; “per la situazione che stiamo vivendo, con un governo di unità nazionale” e infine “perché nessuno schieramento progressista o di destra ha, in partenza, numeri auto-sufficienti in questo parlamento.”
Si tiene però fuori dai nomi per il Quirinale, Conte. E aggiunge: “Non ritengo opportuno scendere nella valutazione di singoli nominativi o rincorrere questa o quest’altra candidatura”
Per quanto riguarda la strategia che M5s metterà in campo nella partita per l’elezione del Capo dello Stato, ha indicato che “quando avremo una prospettiva di soluzione più concreta sul tavolo chiederò una congiunta per informarvi tutti direttamente
Di Battista: “Zagrebelsky al Quirinale. Sono contro le larghe intese”
“Chi mi piace per il Quirinale? Vorrei Gustavo Zagrebelsky, perché per me il presidente della Repubblica è il custode della Costituzione”. Così Alessandro Di Battista risponde intervistato sulle imminenti elezioni del presidente della Repubblica.
Di Battista, in riferimento alle Quirinarie, ritiene che “Iscritti e militanti di tutte le forze politiche non esistano in questa fase”. Zagrebelsky è un giurista e accademico italiano, giudice costituzionale dal 1995 al 2004 e presidente della Corte costituzionale nel 2004.
Il celebre costituzionalista, che all’Università chiamavano “Re Gustavo” per celebrarne il prestigio, ha contestato ai presidenti succedutisi al Quirinale prima di Mattarella “pretese condizionanti le formule di governo, uso di poteri fuori delle condizioni previste per il loro esercizio… interdetti e veti o sponsorizzazioni su persone invise o gradite”, sino a “creare reti di relazioni che facilmente possono trasformarsi in diffusi giri di potere.”
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